FROVA GIOVANNI

Stimato ingegnere, cattolico convinto, di idee moderate, si trasferisce dalla città alla campagna di Cinisello, dove risiederà fino alla morte, sedendo a lungo in Consiglio comunale e ricoprendo incarichi anche all’interno della Giunta.

Nel 1859, Frova ha uno scambio epistolare con Giuseppe Garibaldi, come risulta da una lettera rinvenuta nell’Archivio Risorgimentale di Milano. Si tratta di una breve missiva di Garibaldi indirizzata a Frova:

"Caro Frova
Torino 16/3/59
Ho ricevuto la grata vostra, e vi ringrazio dell’informazione che mi date; in caso vi siino (sic) novità vi prego di tenermene informato.
Salutandovi di (...)
Vostro
G. Garibaldi
(con grafia di Garibaldi)
Tante cose alla signora e comandate."

E’ una breve missiva, da cui tuttavia si evince una conoscenza diretta tra i due. L’ingegnere milanese non faceva parte della ristretta cerchia dei fedelissimi di Garibaldi, ma in quel saluto autografo rivolto alla moglie si coglie quantomeno l’eco di un incontro privato e di una indubbia stima per lui e per la sua consorte.

Non è possibile conoscere quali fossero le notizie riferite a Garibaldi, tuttavia, visto il momento assai drammatico (seconda guerra di indipendenza), è probabile che si trattasse di informazioni sull’entità del contingente austriaco a Milano o su alcuni spostamenti di truppe; comunque su qualche aspetto relativo all’imminente conflitto, che potesse risultare utile a Garibaldi per predisporre i suoi piani militari.

Come cittadino di Cinisello mostra una spiccata sensibilità per i fanciulli e la loro educazione, tanto da finanziare la costruzione del primo Asilo Infantile locale.

Un benefattore schivo e sensibile, come attesta una corrispondenza pubblicata nel novembre del 1892 dal periodico Il Lambro:
"L’egregio ing. Giovanni Frova ha aperto nel nostro Comune - fino dal 4 andante - un asilo infantile capace di ben 200 bambini e che già annovera ben 150 piccoli alunni. E’ bene si sappia che l’asilo fu impiantato, arredato e sarà mantenuto a tutte sue spese. Il distinto benefattore non volle cerimonia alcuna per l’inaugurazione dell’asilo, il che dimostra come egli senta di fare il bene per il bene, non già per la smania di emergere e lasciar parlare di sé".

Nel 1908 l’Amministrazione comunale gli ha intitolato una via.

Asilo Infantile Giovanni Frova

Per iniziativa di don Vitaliano Rossi, parroco di Cinisello, l’Asilo Infantile viene inaugurato il 4 novembre 1892, senza cerimonie per volere di Giovanni Frova.

Il sacerdote si preoccupa di accudire i fanciulli in età prescolare offrendo così alla popolazione un servizio non ancora previsto dalla struttura pubblica.

Nei primi anni l’erogazione del servizio avviene anche con l’aiuto di collaboratori laici che volontariamente si occupano dei bambini, ovviamente senza chiedere nessun onere finanziario alle famiglie contadine.

L’opera di queste persone contribuisce a migliorare le condizioni di vita dei fanciulli: la mortalità infantile infatti era molto alta in quel periodo, vivendo essi in precarie condizioni igieniche e godendo di un regime alimentare quasi completamente a base di mais e tutt’altro che abbondante.

In soccorso a questi tutori arrivano nel 1903 quattro suore Vincenziane della casa della Divina Provvidenza di Torino, Venerabile Cottolengo, le quali si occupano dei bambini dai tre ai sei anni, non disdegnando in caso di necessità di offrire il loro servizio anche per l’insegnamento elementare.

Nel 1908, quando la crescita demografica e le mutate esigenze pedagogiche richiedono una struttura più funzionale, Frova non lesina un secondo e più consistente investimento economico per l’ampliamento dell’Asilo Infantile.

L’edificio muterà la sua primitiva struttura nel 1933, anno in cui sarà nuovamente ampliato; in seguito subirà altre quattro trasformazioni.

L’Asilo Infantile verrà intitolato a Giovanni Frova, il benefattore che ne rese possibile la costruzione, e in seguito diverrà Scuola Materna Giovanni Frova (oggi Scuola dell’Infanzia Paritaria).

PER APPROFONDIRE

Dorina Cattaneo, che verso la fine degli anni Venti frequentava l’Asilo Frova, ricorda che tutti gli anni, il 24 giugno, giorno di San Giovanni, le suore invitavano l’ingegner Frova e la moglie per festeggiare il suo onomastico presso l’Asilo. A pranzo veniva servito il risotto giallo e al termine il gelato. Le suore preparavano i bambini che si esibivano in una recita in suo onore.
Frova e signora erano due persone non molto alte, sempre vestite con eleganza. La signora sfoggiava cappellino con veletta e guanti di rete; Giovanni Frova portava un prezioso orologio d’oro da taschino con la catenella che risaltava sull’abito scuro. Dorina Cattaneo ricorda ancora l’emozione che provò quando toccò a lei porgere i fiori alla signora e recitare una poesia.

Nel 1947, per iniziativa della vedova di Emilio Cipelletti, viene aperto a Cinisello, presso una vecchia casa, un altro Asilo Infantile.
La custodia è affidata alle suore Figlie di Sant’Eusebio di Vercelli.
Nel 1956 l’Asilo si stabilisce nella nuova sede situata nel complesso denominato Asilo Emilio Cipelletti.
Nel 1971 viene concesso in gestione al Comune che lo accorpa alla Scuola Materna comunale Sant’Eusebio che era sorta nel 1963 in via Giolitti.

Vai alla scheda: "Catina Cornelio" - biografia.

Vai alla scheda: "Margherita Devizzi Viganò" - biografia.

Vai alla scheda: "Scritte murali durante il fascismo".

Vai alla scheda: "... e piazza Natale Confalonieri, via Giovanni Frova e via della Libertà nei ricordi di Luigi Donzelli."

Vai alla scheda: "La storia nelle strade".



GALLERIA FOTOGRAFICA

Busto di Giovanni Frova all’interno dell’omonima Scuola Materna

Busto di Giovanni Frova

Iscrizione sul piedistallo del busto di Giovanni Frova

L’Asilo Infantile Giovanni Frova in una cartolina del 1907

L’Asilo Infantile in una fotografia del 1915

L’Asilo Infantile dopo i lavori di ristrutturazione

Una classe dell’Asilo Infantile Giovanni Frova in una fotografia del 1919

1956, recita di bambini presso l’Asilo Infantile Giovanni Frova

Asilo Infantile Giovanni Frova in una fotografia degli anni Venti, si riconosce suor Artemia

Piazza Natale Confalonieri, a destra l’entrata della Scuola Materna Giovanni Frova, a sinistra la Scuola Elementare Luigi Cadorna

Targa della Scuola Materna

Piazza Natale Confalonieri, a destra l’entrata della Scuola Materna in una fotografia recente

La targa di via Giovanni Frova

Via Giovanni Frova dall’alto, a destra l’entrata di villa Silva Ghirlanda Cipelletti

Via Giovanni Frova, sede della Cooperativa Agricola Italia di Cinisello, edifici successivamente abbattuti

Via Giovanni Frova, la curt Növa (corte Nuova) in fase di demolizione, si intravede il palazzo bianco in costruzione che ora è sito a lato di villa Silva Ghirlanda Cipelletti

Via Giovanni Frova, a sinistra la curt Növa (corte Nuova), a destra la curt de la Valsapera, corti successivamente abbattute

1994, Curt de la Valsapera in fase di demolizione

Via Giovanni Frova, a destra villa Silva Ghirlanda Cippelletti in una vecchia fotografia

Via Giovanni Frova, a destra villa Silva Ghirlanda Cippelletti oggi

Via Giovanni Frova

Via Giovanni Frova

Via Giovanni Frova

Via Giovanni Frova dall’alto

Via Giovanni Frova dall’alto dopo la posa dei binari della Metrotranvia