VON DEN STEINEN CORDELIA

Nasce nel 1941 a Basilea. Dopo il liceo consegue l’abilitazione all’insegnamento artistico, quindi si trasferisce a Milano dove, a Brera, è allieva di Marino Marini.

Dal 1965 al 1966 lavora a Roma grazie alla borsa di studio conferitale dal Museo d’Arte di Basilea e al premio Federale Svizzero per la Scultura, successivamente si trasferisce in Versilia.

Nell’estate del 1965, a Carrara, conosce Pietro Cascella che diventerà suo marito.
Lavora a Pietrasanta fino al 1977, a parte un anno, il 1970, quando soggiorna a Parigi, dove lavora in un atelier nella Cité des Arts.
Nel 1972 nasce il figlio Jacopo.
Dal 1977, col marito e il piccolo Jacopo, si trasferisce nel castello della Verrucola di Fivizzano.

A partire dal 1967, anno in cui espone a Parigi al Salon de Mai e de la Jeune Sculpture e alla Biennale Internazionale di Scultura di Carrara, la sua attività espositiva si fa sempre più intensa.

Molte le collettive in Italia, Svizzera, Francia, Germania e le personali tra cui: alla Komunale Galerie Willmersdorf di Berlino, al Kunst Raum Riehen di Basilea, alla Chiesa di Sant’Agostino di Pietrasanta, al Museo Marino Marini di Firenze, al Castello Sforzesco di Milano.

La sua attività artistica spazia dal disegno di gioielli a quello di costumi teatrali (Maggio Fiorentino, Festival di San Miniato, teatro di Genova, Festival Pucciniano).

Per brevi periodi si dedica alla didattica insegnando disegno e scultura.

Tantissime le sue opere pubbliche e private nei musei, sparse in tutto il mondo: a Basilea, Vencac, Tuoro, all’aeroporto di Parma, a Seravezza (LU), all’Università di Chieti, a Rapolano Terme, nella Biblioteca del Senato, nelle chiese di san Franco a Francavilla al Mare, di san Pietro a Pescara e di san Francesco ad Assisi.

A Cinisello Balsamo è possibile ammirare la sua opera scultorea Il Grande Salto che fu inaugurata in occasione dell’avvio della metrotranvia.

Dal 1992 entra a far parte del gruppo di artisti Künstlersonderbund Deutschland, e dallo stesso anno é membro dell’Accademia di San Luca.

La materia della ricerca di Cordelia von den Steinen è una materia antica e originaria, non usuale nella contemporaneità, la terracotta.
E con la terracotta la scultrice crea il proprio intenso alfabeto, le proprie storie: figure ieratiche isolate o in gruppo, sculture semplici e calde che incarnano i suoi temi più cari: la casa, il viaggio, la natura morta e naturalmente la figura umana.
Le sculture sembrano senza tempo, quasi fissate in un passato lontanissimo. E incantano per la loro forza poetica, data anche dall’intensità dell’interpretazione della terracotta che la scultrice è in grado di raggiungere.

Bibliografia scelta

- W. Schönenberger, Cordelia: i segni del quotidiano e l’eternità, Vanni Scheiwiller, Milano, 1988;
- F. Licht, Cordelia von Den Steinen. L’argilla e la creazione, Banco Monte, Parma, 1999;
- F. Bonazzoli, Diario di Terra Acqua Fuoco. C. von den Steinen, Maschietto, Firenze, 2002;
- a cura di A.M. Zocchi, Oltre la sociologia dell’arte. La scultura di Henry Moore e Cordelia von den Steinen, Polistampa, Livorno, 2002;
- A. Paolucci, Cordelia von den Steinen. Andiamo, Bandecchi e Vivaldi, Pontedera, 2005;
- E. Pontiggia, Cordelia von den Steinen. Il sogno e i segni, SilvanaEditoriale, Milano, 2009.



GALLERIA FOTOGRAFICA

Cordelia von den Steinen

Cordelia von den Steinen con le sue opere

Una voce dall’altra riva, terracotta, 2000

Ancora una pagina, terracotta, 2004/2005

Fino all’ultimo piano, terracotta, 2005

Gli stracci della regina, terracotta, 2007