FONTANA DI VILLA FERRARI CASNEDI CASATI STAMPA DI SONCINO

Opera scultorea - piazza Soncino 5 - all’interno dei giardini di villa Ferrari Casnedi Casati Stampa di Soncino

La Società San Paolo, proprietaria della villa Casati Stampa di Soncino, affidò all’architetto Pierluigi Schirru di Moncalieri (To) l’incarico per la sistemazione dei piazzali e degli accessi pedonali e veicolari alla villa stessa.
La ristrutturazione fu portata a termine nel 2000.

Prima dei lavori di ristrutturazione, la villa era delimitata verso la piazza da una recinzione in muratura di mattoni alta più di due metri e, alla sinistra del passo carraio, esisteva un basso fabbricato ad uso portineria.

All’interno il giardino era caratterizzato da una porzione alberata con tigli, al di sotto dei quali erano posizionati dei tavoli e delle sedute in cemento a imitazione dei tronchi degli alberi.

Le alberature erano interessate da parassiti che ne stavano compromettendo la vita. Difficili da recuperare, furono abbattute e al loro posto, lungo la recinzione su piazza Soncino, fu creato un filare di Quercus Robur che, nell’area prativa di fronte a villa Casati Stampa di Soncino, fu raddoppiato con andamento a quinconce (in file sfalsate), per creare una visuale a ventaglio che dalla piazza, allargandosi, inquadrasse la villa.

Il progetto di restauro prevedeva di dare respiro all’edificio verso la piazza, aprendo lo spazio antistante mediante la demolizione della cortina muraria esistente e della portineria, procedendo alla sua sostituzione con una cancellata.

Furono realizzate aree a prato, separate da percorsi pedonali e carrabili. Si procedette alla sistemazione dei camminamenti pedonali in blocchetti di porfido e alla creazione dei percorsi veicolari asfaltati, tutti quanti delimitati da cordonature in pietra.

I piazzali furono dotati di un impianto di illuminazione generale a lampioni.

Al centro dell’aiuola, posta tra l’edificio e la piazza, fu collocata una fontana del diametro di dieci metri, costituita da una vasca a raso del terreno, delimitata da un cordolo perimetrale in pietra e da un camminamento in blocchetti di porfido.
La fontana fu dotata di dispositivi idraulici idonei a creare zampilli, alimentati da pompe di ricircolo.

L’effetto scenografico fu ottenuto con un getto verticale centrale e un anello di getti più piccoli che dal centro si dipartono verso il bordo della vasca.

PER APPROFONDIRE

L’architetto Pierluigi Schirru, in qualità di progettista e direttore dei lavori, si occupò anche del restauro della villa, sia interno che esterno.

All’interno furono eseguiti lavori di consolidamento dei soffitti lignei (poi restaurati), fu posato un nuovo pavimento e vennero restaurati anche alcuni affreschi.

All’esterno furono restaurate tutte le cornici delle finestre e sostituiti i serramenti. Le pareti soggette a degrado da umidità vennero trattate e successivamente decorate.

Fu restaurato il portale aulico con i pilastri sormontati dalle figure di Apollo e Diana e si procedette anche con il rifacimento della cancellata, oggi accesso al parco Carlo Marx.

Per ultimo, l’architetto Schirru si occupò del rifacimento del parco stesso, coadiuvato dall’agronomo che aveva seguito gli altri interventi sul verde.

In passato esisteva un’altra fontana nei giardini della villa. La villa, che fu realizzata tra il 1590 e il 1608 per volere di due ricchi mercanti di lana milanesi della famiglia Ferrari (proprietari fondiari a Balsamo) divenne in seguito proprietà della famiglia Casati Stampa di Soncino.
A ovest della proprietà era situato un piccolo giardino all’italiana di forma quadrata, con quattro magnolie giapponesi. Al centro del giardino zampillava una fontana adorna di ninfee e pesci rossi; la stessa fu spostata nel 1956 al centro del giardino principale e dopo qualche mese prelevata dagli eredi Casati Stampa di Soncino.

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