PRESENTAZIONE

Luciano Fasano - Assessore alle Politiche Culturali

La storia di una comunità locale è qualcosa che si costruisce nel corso del tempo, per sedimentazione. E tale processo di sedimentazione è anche una costruzione sociale, che ha per prodotto un’identità consapevole, in cui si racchiude ciò che la città rappresenta per i propri cittadini. Si tratta di una memoria preziosa, che ha la funzione di preservare e tramandare il senso di un’esperienza collettiva, che di per sé non serve soltanto per leggere il passato, ma anche per guardare verso il futuro in maniera cosciente, sapendo che laddove ci si troverà un domani non potrà che dipendere dalle caratteristiche che hanno segnato profondamente il proprio divenire.

Non sempre questo fondamentale patrimonio storico e sociale viene adeguatamente valorizzato, preservato e difeso. Un uso improprio o inconsapevole della storia, così come una distorta interpretazione del passato ad opera di un’opinione pubblica sempre più distratta o male informata, possono contribuire a deformare la consapevolezza storica di una vicenda collettiva. E quando ciò accade, l’improvvisazione che ne deriva produce una grave conseguenza: l’incapacità di comprendere e governare il presente. Proprio per questo, è necessario riservare al nostro passato l’attenzione che esso merita, nella consapevolezza che il possederne il senso sia indispensabile per decifrare le sfide della contemporaneità.

Il progetto Le pietre raccontano, realizzato con una cura e una passione lodevoli da Patrizia Rulli e da tutti coloro che hanno collaborato con il Centro Documentazione Storica, realizza un percorso per quanto possibile sistematico e integrato di presentazione dell’apparato monumentale della nostra città. Opere scultoree, lapidi, targhe, croci stazionali, pietre, dipinti murali e fontane, opere di devozione popolare, epigrafi, iscrizioni, intitolazioni stradali, vengono messe insieme in un unico racconto che le lega le une alle altre, attraverso un percorso iconografico e testuale che ne ricostruisce la vicenda, collocando ciascun sito nella dimensione della cronaca locale del tempo, nei personaggi cittadini che, in qualità di protagonisti, ne hanno segnato la vicenda e nel susseguirsi dei grandi eventi che hanno fatto la storia d’Italia.

Ciò permette di ricomporre, tassello dopo tassello, la storia della nostra città, delle persone che l’hanno abitata, degli avvenimenti e degli eventi eccezionali che ne hanno contrassegnato la vita nel corso del tempo. E di farlo seguendo un modo di raccontare la storia profondamente innovativo, che trae ispirazione dall’insegnamento del grande storico Jacques Le Goff, per il quale anche i monumenti sono fonte di ricerca storica, in quanto determinano simbolicamente momenti importanti della vicenda collettiva di una comunità, e invitano chi li osserva ad intraprendere una ricostruzione in prima persona, attingendo a informazioni in presa diretta, secondo una forma più viva rispetto alla tradizionale consultazione di documenti scritti.

Le pietre raccontano rappresenta anche un tributo della nostra città alle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Poiché nel susseguirsi di monumenti e vicende storiche prende corpo compiutamente la vicenda delle comunità di Cinisello e di Balsamo, che dagli inizi del Novecento fino ai giorni nostri viene messa a fuoco con gran dovizia di particolari. E perché qualsiasi ricostruzione storica della vicenda della nostra ancora giovane nazione sarebbe del tutto priva di significato, se non potesse intendersi anche come la minuta ricomposizione delle tante storie di comunità locali che nel corso di un secolo e mezzo ne sono state le protagoniste quotidiane.