MODEO FRANCO

Nacque a San Donato Milanese (Milano) il 15 novembre 1914, era celibe.

Arruolato nell’Esercito, era sergente maggiore in forza al 265° Reggimento Fanteria Lecce, ricostituito nel 1941 nell’isola di Creta con la denominazione di 259° Reggimento Fanteria Lecce).
L’8 settembre 1943, in seguito all’Armistizio, il Reggimento fu sciolto mentre si trovava in zona di operazioni, nel settore orientale dell’isola. Modeo passò alla Legione Volontari Italiani Creta, al servizio delle Forze Armate Germaniche (fu il primo reparto della R.S.I. - Repubblica Sociale Italiana - a essere costituito a Creta).

Il 9 agosto 1944 cadde a Heraklion (o Candia, Comune dell’Isola di Creta - Grecia).

Fu sepolto al Sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare* di Bari.

Il suo nome compare sulla lapide Ai caduti della seconda guerra mondiale sita nell’atrio del Palazzo comunale in piazza Confalonieri 5.

PER APPROFONDIRE

*Il Sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare, che fu inaugurato il 10 dicembre 1967, custodisce i resti mortali di oltre settantacinquemila caduti, di cui quarantacinquemila ignoti, riportati in Patria dopo la dismissione dei cimiteri di guerra a suo tempo costituiti nei territori d’Oltremare dove operavano unità italiane durante la prima e la seconda guerra mondiale (Balcani, Africa Settentrionale, Africa Orientale).
Una lapide ricorda i nomi di centoquaranta Ascari eritrei e libici i cui resti furono traslati dal Sacrario di Tripoli nel 1972.
Sono inoltre custoditi i resti mortali di militari deceduti nei campi di concentramento tedeschi.
Sui loculi dei caduti, di cui si conoscono le generalità, sono riportati il grado, il nome e le eventuali ricompense al Valor Militare.
Disegnato dalla magica penna di Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo, tenente colonnello del Genio Guastatori Alpino, il complesso ricalca in parte il Sacrario di Tripoli.
Sotto il porticato e la scalinata di accesso vi è un museo storico che rievoca sinteticamente le varie fasi della seconda guerra mondiale, dove sono raccolti numerosi documenti, fotografie, schizzi, uniformi, armi, cimeli ed effetti personali.
Al tramonto nove solenni rintocchi di una grande campana, donata al Sacrario da tutte le associazioni combattentistiche e d’arma, ricordano tutti i caduti ai vivi, così come è inciso nel suo bronzo "Victi vivimus".

Vai alla scheda: "Giuseppe Rho".



GALLERIA FOTOGRAFICA

Bari, lapide del Sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare