"Un’idea le si fece avanti nella testa come un’ombra: che quella stazione non fosse l’inizio della linea ma la sua fine. I lavori di costruzione non erano iniziati sotto la casa ma all’altro capo del buco nero. Come se nel mondo non fossero posti in cui andarsi a rifugiare, solo posti da cui scappare…"
Il romanzo è ambientato alcuni anni prima della Guerra di Secessione (1861-65), quando la schiavitù, che verrà abolita nel 1865, era ancora legale. I luoghi della narrazione sono la Georgia, dove Cora, protagonista della vicenda, è nata; la Carolina del Sud, la spietata Carolina del Nord, il Tennessee e la fredda Indiana. Cora attraversa tutti questi Stati, in parte con la ferrovia sotterranea e in parte con altri mezzi, in un crescendo di vicende legate a sopraffazione e orrori inimmaginabili.
Un romanzo “on the road” alla ricerca della libertà, attraverso l’inferno di stati razzisti che puniscono con ferocia tutti i neri che tentano di sottrarsi alla schiavitù, ma anche quei pochi bianchi che cercano di aiutare i fuggitivi. Via via aumenta il numero delle persone che lavorano e combattono per far sì che la schiavitù sia abolita. Ci vorranno anni, una Guerra Civile e il Proclama di Emancipazione per arrivare nel 1865, alla ratifica al XIII Emendamento, firmata dal Presidente Lincoln, dove di fatto si abolisce in modo definitivo la schiavitù in tutto il territorio degli Stati Uniti d’America.
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