Vorrei chiedere all’Assessore Magnani, ho saputo che è stata data informazione ai Presidenti e dirigenti d’istituto in merito a quanto deciso dalla nostra Giunta di non contribuire più per la ristorazione degli insegnanti. Volevo sapere se l’Assessore poteva riferire al Consiglio Comunale come è stata presa la notizia e che accordi avete preso.

Risposta dell’Assessore Magnani all’interrogazione 30 del 11.02.2010

Rispondo al Consigliere Malavolta. Sì, c’è stato un incontro dell’Assessorato con i sette dirigenti scolastici sulla questione inserita a Bilancio del taglio del pasto degli insegnanti. Specifico che non è un taglio completo del pasto degli insegnanti, ma, trattasi del taglio della quota che il MIUR non ci rimborsa. Rispetto al 2008, 243.000 euro di pasti usufruiti dagli insegnanti e dal personale ATA, il MIUR ha rimborsato 120.000 euro circa. Quindi, quella è la cifra, noi abbiamo tagliato i 113.000 di differenza. I numeri non sono quelli perché questi che vi ho dato sono riferiti al 2008, però è quella che quota che abbiamo tagliato.
Noi abbiamo tolto dal Bilancio la quota che il MIUR ci deve rimborsare, cioè, ciò che l’Amministrazione mette, ma che sarebbe a carico dello Stato. Quindi il discorso fatto con i dirigenti è che ci stiamo muovendo politicamente con gli altri Comuni del nord Milano e oltre, per chiedere all’ANCI un intervento verso il MIUR su questo problema, che è un mancato trasferimento da parte dello Stato ai Comuni, perché gli insegnanti hanno nel loro contratto collettivo di lavoro, all’Art. 21, inserita la voce che impegna lo Stato, il Governo centrale a riconoscere la quota del buono pasto. Quindi la nostra comunicazione ai dirigenti è stata questa, ma, nello stesso tempo, ci stiamo muovendo per richiedere al MIUR il rimborso non solo come Comune di Cinisello Balsamo, ma anche insieme ad altri Comuni. Quello che abbiamo deciso di fare, siccome la cosa verrà applicata dall’anno scolastico 2010/2011, ci siamo presi il tempo per discutere, per dare le informazioni a tutte le parti che sono coinvolte nella cosa, e cercare insieme la soluzione migliore.
Stiamo lavorando per una soluzione che possa andare incontro a tutte le esigenze, ribadendo il fatto che nessuno di noi mette in discussione il ruolo fondamentale e importante sia della scuola a tempo pieno, sia del ruolo degli insegnanti che hanno nella scuola a tempo pieno, ma anche nel modulo, perché anche nel modulo c’è il tempo mensa, e nel tempo prolungato per le scuole secondarie di primo grado, e anche nelle scuole dell’infanzia.
Il ruolo degli insegnanti non è messo in discussione, sicuramente non è messo in discussione nessun orario scolastico, è solo una richiesta al MIUR di riconoscere completamente le quote di cui il Comune ha diritto di essere rimborsato, perché, se scrive nel contratto che gli insegnanti hanno diritto all’intero rimborso del buono pasto, il buono pasto è fatturato dai Comuni al MIUR e deve essere rimborsato per intero.
Ci stiamo muovendo perché questo fatto non crei né disservizi, né problemi, né, tanto meno, porti a disconoscere il ruolo che hanno gli insegnanti all’interno della scuola.