Sapete quante volte la parola “associazione”, “associazionismo”, compare nelle linee programmatiche della nostra Giunta? 14 volte circa, perché alcune volte è nominata in modo un po’ diverso, ma il significato è sempre questo, proprio perché le associazioni, e questo condivido, sono un’anima fondamentale di ogni città.
Io sono stato contattato, ma immagino anche alcuni di voi, in questi giorni perché grazie a una delibera della precedente Giunta, abbiamo moltiplicato per quattro gli affitti che le nostre associazioni onlus, senza fini di lucro, pagavano per utilizzare degli immobili comunali, da 5 euro, se non erro, passiamo a 20 euro al metro quadro annui, che uno può dire che non sono tantissimi, però per un’associazione che è abituata a spendere tot, spendere tot per quattro, alla fine dell’anno non è poi così poco, anche perché parlando informalmente con gli assessori competenti, mi è stato detto che è la legge 460 quella che ha riorganizzato tutte le associazioni Onlus che prevede. Io sono andato a leggere l’articolo 21 della legge 460, e dice che: “I Comuni, le Province, le Regioni possono deliberare nei confronti delle Onlus, la riduzione o l’esenzione del pagamento dei tributi di loro pertinenza dai connessi adempimenti, infatti andando su internet e confrontando i canoni dei vari Comuni, mi sono accorto che i vari Comuni si comportano in maniera diversa, ci sono Comuni che fanno l’esenzione per le associazioni e ci sono Comuni che applicano una tariffa che varia dal 5, 10, 20, 30%. siccome io non so quanti soldi vogliamo recuperare dalle associazioni, non condivido il fatto di tamponare dei buchi economici gravando sulle associazioni che sono per noi fondamentali, perché animano davvero la nostra città, ciò che chiedo a questo punto è di sapere quali associazioni usufruiscono degli immobili pubblici, quanto pagano e se c’è un criterio di assegnazione. Ho visto che in molti Comuni per esempio c’è un regolamento punto. Io ho provato a guardare sul nostro sito, non mi pare ci siano dei regolamenti che prevedono l’accesso a questo tipo di benefit, e quindi associazioni tipo l’AVIS che ha migliaia di associati, possono essere trattati pari a associazioni con poche decine o centinaia di associati. Capire se esiste un regolamento che assegna con un certo criterio i nostri immobili e poi chiedo alla Giunta di riflettere sul fatto di dover andare avanti nel perseguire questa delibera di Giunta della Giunta precedente, perché se è vero che nel programma anche elettorale è stato messo il fatto che le associazioni, me lo vado a leggere, sono fondamentali, io credo che uno dei primi atti della nostra Giunta, ma non lo prenda signor Sindaco come non accusa a lei o alla sua Giunta, ma il fatto anche dal punto di vista politico la politica promette, a volte non riesce a mantenere e a volte non mantiene, non facciamo passare questo modo di pensare che diventa abbastanza comune e poi con un atto del genere in un anno come questo dove la crisi ha colpito tutti, credo che sia immotivato.
Chiedo, questo per iscritto, quante associazioni usufruiscono dei nostri stabili e quanto pagano.
Non c’è l’Assessore Riboldi, però proprio perché sono tante le associazioni e sono pochi gli spazi, a questo punto è necessario un Regolamento che stabilisca i criteri di assegnazione in trasparenza. Quindi se non esiste, perché io non l’ho trovato, è opportuno a questo punto produrlo. Non ho ricevuto risposta su Via Pasubio però immagino perché non c’è l’Assessore e quindi l’attendo in forma scritta, grazie.

risposta int. 131 2009