Il free climbing ha avuto origine in terra anglosassone (soprattutto in Inghilterra) dove gli scalatori avevano iniziato a conoscere le nostre Alpi già alla fine del ’700.
I climbers, cioè chi si dedicava a scalare pareti basse e difficili, si divisero dai mountainers (gli altri scalatori).
Negli anni ’50 Joe Brawn, Don Williams e altri scalatori pensarono di rinnovare l’arrampicata senza toccare i chiodi di progressione ma usandoli come protezione da eventuali cadute.
Ivon Chouinard perfezionò in seguito l’arrampicata in fessura iniziando a incastrare dita e mani nelle fenditure naturali delle rocce con metodi e tecniche sempre più perfette.
Negli anni ’60 Royal Robbins, senza portare martello e chiodi, salì insieme a Chouinard la via del Nose sul Captan che solo quindici anni prima aveva richiesto grandi mezzi e 50 giorni di impegno in parete.