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N. 131 08.07.2019

CATANIA ANDREA

L’altra interrogazione rivolta all’Assessore Zonca riguarda invece il progetto di Piazza Italia. In una precedente interrogazione che avevo fatto, l’Assessore Zonca mi rispondeva dicendomi che per Piazza Gramsci e Piazza Italia erano stati presentati progetti preliminari, che erano in attesa di valutazione da parte della Giunta. Poi abbiamo saputo tramite mezzo stampa e poi successivamente tramite la comunicazione effettuata, dell’avvio del progetto di costruzione partecipata della nuova proposta che la Giunta intende fare su Piazza Gramsci in sostituzione del precedente. Non ho visto, o forse sono stato disattento io, ma io sinceramente non l’ho vista sui titoloni di giornale come l’ho vista rispetto a Piazza Gramsci, che cosa accadrà invece di Piazza Italia, che era l’altro progetto presentato, su cui anche attuali esponenti della Giunta che sedevano nei banchi di minoranza avevano espresso all’epoca un parere positivo quando era stato presentato il progetto preliminare.
Ho letto solo un articolo di giornale, ma era fuori virgolettato, quindi non so se era un’informazione che aveva il giornalista o era qualcosa che è stato dichiarato dalla Giunta o dall’Amministrazione, dove si riportava che anche il progetto di Piazza Italia veniva fermato e che sarebbe stata anche valutata la possibilità di dirottare parte delle risorse destinate a Piazza Italia su Piazza Gramsci qualora il nuovo progetto richiedesse un aumento delle risorse. Chiedo di capire, visto che molto si è parlato di Piazza Gramsci nelle ultime settimane, che cosa ne è invece del progetto di Piazza Italia, se anche questo progetto verrà modificato, con che tempi e con che modalità, quali sono i tempi di attuazione e se verranno mantenute le risorse già previste oppure se c’è la possibilità che queste risorse vengano ridotte per essere destinate al futuro progetto di Piazza Gramsci.

Risponde l’Assessore Zonca:
Parlo della riqualificazione dei Piazza Italia. Partendo dal presupposto che un anno fa ci erano stati presentati due progetti preliminari – erano due rendering – che non avevano neanche quantificato le cose, questi progetti preliminari sono stati rivisti, anche perché erano talmente preliminari che mancavano tutta una serie di elementi fondamentali, e questi progetti di riqualificazione sia di Piazza Italia sia di Piazza Gramsci derivano dagli oneri di urbanizzazione del PII Bettola, che, attraverso degli accordi, era stato suddiviso in una serie di finanziamenti. In totale si tratta di circa 7 milioni.
Le riqualificazioni delle due piazze erano valutate sui 2 milioni (un milione ciascuno). Ci sono altri 5 milioni di opere che in realtà erano stati inseriti in questo accordo. Noi ci siamo incontrati con l’operatore, il quale ci ha presentato la volontà di presentare una variante. Questa variante non è ancora stata depositata, è ancora tutto sulla carta e noi abbiamo dato la nostra opinione sia sul progetto esistente sia sul progetto che ci è stato presentato. Ci hanno detto che siamo stati chiarissimi, quindi fino a quando non avremo dei documenti ufficiali in mano non possiamo basarci sui rendering, perché questi si fanno come si vuole.
Non abbiamo fermato nulla. Durante gli incontri successivi con l’operatore, quest’ultimo ha deciso di istituire un gruppo di lavoro, che è presieduto dall’architetto Alì, che qualcuno di voi che ha partecipato alle varie riunioni ha potuto conoscere - in realtà è un gruppo di tre architetti – concentrando lo studio preliminare con questa nuova modalità partecipativa dei cittadini e di tutte le associazioni su Piazza Gramsci.
È evidente che è uno sforzo in più che l’operatore ha fatto per venire incontro anche alle esigenze che emergevano dalla città.
Anche l’architetto è rimasto impressionato dal livello di interesse suscitato dalla riqualificazione in questo caso di Piazza Gramsci. Un lavoro del genere presumo sarà importante farlo anche per Piazza Italia. Una cosa che è emersa, sul fatto che i progetti precedenti prevedessero dei percorsi pedonali a zigzag, quindi a serpentone, approfondendo le cose, è che ci si è resi conto che questi percorsi a serpentone non hanno senso per l’attraversamento delle persone. Le persone usano sempre il percorso più breve e rettilineo per andare dal punto A al punto B. La nostra cittadinanza non è fatta di persone che vanno in gita attraversando queste aree urbane. Già ci sarà da rivedere il rendering preliminare di Piazza Italia.
Qualora venga presentata una variante, è evidente che questa variante implica tutta una serie di operazioni, compresa anche la rivisitazione degli importi e delle opere che sono comprese nell’attuale progetto, perché qualsiasi variante comporta sempre un esborso supplementare di risorse. Le ripeto che fino a quando non c’è stato un deposito ufficiale di documenti sono solo illazioni e ipotesi che possiamo fare. Per il momento non abbiamo firmato nulla; ci siamo concentrati, in accordo con l’operatore, su Piazza Gramsci, che era anche l’opera più sentita e, sentendo le opinioni di tanti cittadini che hanno partecipato agli incontri, più pericolosa, nel senso che ci sono state ricordate ad ogni incontro le decine di persone che sono cadute in Piazza Gramsci facendosi male. Mi dicono anche ieri sera uno.
Effettivamente c’è anche un problema di sicurezza che va affrontato. Non ci siamo fermati agli incontri che abbiamo fatto qui in Aula consiliare e in sala Giunta, ma abbiamo anche, come voi sapete, pubblicato sul sito internet del Comune un questionario che riassume un po’ le osservazioni che sono venute fuori da tutti i vari incontri, quindi sono state introdotte le domande che hanno avuto una maggiore frequenza durante gli incontri che abbiamo fatto.
Proprio stamattina mi hanno dato le statistiche delle risposte di questi primi giorni e vi dico che finora sono già arrivate 772 risposte uniche. È un bel successo. Rispetto a una presentazione di un progetto, condividere così le proprie idee su un’opera pubblica importante per me è un bel successo. Oltretutto oltre il 90 per cento sono persone che dichiarano di essere residenti a Cinisello Balsamo. Chiaramente il questionario è anonimo e vengono registrati gli indirizzi IP, che non raggiungono le persone, però evitano i doppioni e altre cose. Dopodiché, se uno vuole perdere ore a ripetere il suo parere, in realtà sappia che conta uno, il primo che compila.
Ad oggi sono 772 le persone che hanno dato la loro opinione su Piazza Gramsci. Mi piacerebbe ripetere l’esperienza anche su Piazza Italia, ma farla insieme è impossibile. Sarebbe stato impossibile perché questi architetti li abbiamo sottoposti a dei tour de force dalla mattina alla sera ad ascoltare decine e decine di persone. Prima era importante concentrarsi su un’opera. Oltretutto le dico che non abbiamo parlato mai di soldi, perché in questa fase non era necessario stabilire un budget, che in realtà era già stato stabilito. A noi interessava capire quali fossero le criticità e quali fossero le richieste della popolazione, senza preoccuparci del budget. Questo è un momento che non ci interessava fare.
Siamo d’accordo che il 18 luglio l’architetto Alì e il suo gruppo relazioneranno alla Giunta sui risultati degli incontri che abbiamo avuto, quindi proseguirà ulteriormente, aggiornando le osservazioni, attraverso i risultati di questa consultazione online. La stessa cosa si farà per Piazza Italia. Alla fine noi vorremmo arrivare a dei progetti che siano più condivisi con la popolazione e pensiamo di aver usato un metodo che finora ha dato dei risultati addirittura sorprendenti per gli stessi architetti, che ci stanno dando una mano su questa valutazione. Anche loro non si aspettavano una partecipazione così alta e un interesse così importante da parte della cittadinanza di Cinisello Balsamo. Con il tempo lo faremo e lo ripeteremo anche per Piazza Italia.

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