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Una targa per “I due gelsi” in Piazza Costa

Comunicato stampa del 29 maggio 2018

La scultura “I due gelsi”, opera dell’artista Giuseppe Gorni, collocata davanti alla scuola Costa, è stata valorizzata con un’iscrizione.
Questa mattina si è svolta la cerimonia di posa della targa alla presenza della figlia dell’artista e con la partecipazione di tre classi quinte della scuola primaria Costa che hanno letto poesie e presentato le loro ricerche sulla figura dell’artista e sul baco da seta.

La targa è stata apposta accanto ai bronzi come esplicito richiamo alla storia locale. L’opera, inaugurata nel 1977, è infatti dedicata alla pianta del gelso, le cui foglie nutrivano i bachi da seta. La bachicoltura costituiva un tempo un’importante fonte di reddito nell’economia agricola, offrendo occupazione soprattutto a donne e ragazzi.

Prima dell’industrializzazione i gelsi riempivano gran parte della campagna e dei cortili, i censimenti effettuati ne rilevavano 921 nel 1750 a Cinisello e 1232 a Balsamo.
Già nel 1637 la piazza Comunale di Cinisello era circondata da 45 gelsi. Dalla metà del 1800 fino agli inizi del XX secolo si contavano ben tre filande in cui lavoravano ragazze e anche bambine. A testimonianza di questa storia, oggi è ancora presente un lungo filare di gelsi davanti alla cascina Pacchetti, in via Monte Ortigara.

La scultura, a dimensione naturale in bronzo e terra secca patinata, è stata realizzata dallo scultore nel 1961. L’artista nacque nel 1894 nella frazione di Santa Lucia di Quistello, in provincia di Mantova, da una famiglia di agricoltori. Chiamato alle armi in seguito allo scoppio della Prima Guerra Mondiale fu catturato sul fronte dell’Isonzo e internato in campi di prigionia ungheresi. Qui si dedicò per la prima volta alla pittura e alla scultura. Finita la prigionia tornò a Bologna, abbandonando gli studi di veterinaria intrapresi prima dello scoppio del conflitto per dedicarsi all’arte. Nel 1922 si diplomò all’Accademia di belle arti di Bologna.

A Cinisello Balsamo giunse con la propria famiglia solo nel 1953 con l’incarico di istituire e dirigere l’Ufficio Tecnico del Comune, lavoro che avrebbe abbandonato nel 1962 per dedicarsi nuovamente al disegno e alla modellazione. Gorni morì nel 1975 a Domodossola.

Oltre alla scultura “I due gelsi”, l’artista ha lasciato in eredità alla nostra città quattro grandi terracotte con raffigurazioni di scene funerarie, collocate due nel cimitero di Balsamo e due in quello di Cinisello.

Data ultima modifica: 29 maggio 2018
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