Lucrezia Borgia uscì nella primavera del 1939, con successo di pubblico e traduzioni in tedesco, ungherese e spagnolo. In luglio vinse il premio Viareggio ex aequo con Arnaldo Frateili (per Clara fra i lupi, Bompiani) e Orio Vergani (per Basso profondo, Garzanti). Il cammino dell’opera prima continuò sul binario delle ristampe e delle nuove edizioni con revisione dell’autrice, come quella del 1960, rivista e arricchita di numerose illustrazioni, ma soprattutto quella del 1974 nella collana «Scrittori italiani e stranieri» (SIS) sotto gli auspici di Vittorio Sereni che sollecitava l’autrice a sottrarre il primo libro dal genere storiografico per sottolinearne la valenza narrativa.
Prossime date:
4 maggio Una donna di Sibilla Aleramo
8 giugno Il fasciocomunista: vita scriteriata di Accio Benassi di Antonio Pennacchi
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