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n. 25 30.01.2017

BERLINO GIUSEPPE

Corridoio ecologico, sentivo il collega Dalla Costa parlare di corridoio ecologico, è interessante questa sua interrogazione, perché pone anche l’accento sulle questioni legate al PGT, perché se quel corridoio ecologico a mio parere non parte, e credo che anche l’attuale area sportiva faccia un po’ parte del corridoio ecologico, io credo che se quel corridoio fatica a partire è anche perché la programmazione e la progettazione e l’azzonamento di quell’area non mette nelle condizioni i privati di poter intervenire, e quindi non mette nelle condizioni anche l’Amministrazione di poter venire in possesso di tali aree e quindi costituire quel famoso corridoio ecologico, che non può limitarsi ai pochi metri descritti dal collega Dalla Costa, ma che evidentemente aveva ben altra caratura e ben altra impostazione nell’idea di chi ha redatto il Piano Generale del Territorio. Volevo chiedere Assessore se come Amministrazione state in qualche modo pensando una revisione rispetto a quelle che erano le indicazioni del PGT per cercare di portare a conclusione almeno parte delle prerogative che il PGT aveva nella sua idea iniziale.

Risponde il Vicesindaco Ghezzi:

Per quanto riguarda invece la domanda sul Centro sportivo Delle Rose, io sicuramente non rispondo sulla parte legata al corridoio ecologico, io posso solamente dire che è stata prorogata la convenzione di un anno perché abbiamo dovuto prendere in esame le proposte fatte da due società, la Giunta poi ha preso la decisione di scegliere un percorso sul quale stiamo lavorando, per cui è ovvio che noi dobbiamo fare in modo di arrivare alla fine di questa proroga avendo già individuato il nuovo gestore, e lo faremo attraverso un project. Metteremo a bando la proposta presentata da uno di questi soggetti, dopodiché sarà messa a gara e quindi seguirà tutto l’iter, così come è stato fatto per le due piscine.

Risponde l’Assessore Cabras:

Parto dalla valutazione del PGT a cui faceva riferimento per poi risalire al tema del corridoio ecologico. Noi abbiamo scelto, in Consiglio comunale, di dotarci di un sistema di monitoraggio che non sono quelli previsti dalla 12, che prevedeva che alla scadenza del ventesimo mese l’Amministrazione facesse una doppia azione, la prima di una lettura, di una fotografia dello stato di attuazione del piano da verificare rispetto agli obiettivi, quali erano gli interventi in essere e attuati, e la fase successiva a questa operazione di monitoraggio era poi quindi una valutazione sul da farsi. Gli Uffici hanno concluso la prima parte, la scadenza dei venti mesi se non ricordo male andavano ad essere determinati alla metà abbondante dell’anno scorso, e quindi alla fine di quest’anno è stata fatta questa fotografia, adesso siamo nella fase di leggere questa fotografia per dire ad un punto “uno e quindi”.
La faccio molto semplice Consigliere, “l’uno e quindi” adesso sono condizionate da almeno tre aspetti che non riguardano solo il comune di Cinisello ma la pianificazione regionale, il primo è dettato dalla norma che nel frattempo è entrata in vigore nel 2014 sul consumo di suolo, la norma 31 impone appunto a tutti i comuni della regione Lombardia la ridefinizione dei limiti di consumo che dovranno essere declinati all’interno prima del Piano Territoriale Regionale, successivamente dei piani provinciali della provincia e infine – Consigliere – nei PGT. La legge 31, lo sto dando proprio a pillole, dava un tempo di trenta mesi, per cui entro trenta mesi ci si impegnava a fare il TPR, PTCP e PGT, i trenta mesi scadono il 30 giugno di quest’anno, dopo trenta mesi non siamo ancora all’adozione del PTR, è stato liquidato dall’Amministrazione regionale, adesso andrà in Commissione per la fase dell’adozione, quindi quella tempistica è saltata. La Regione sta riflettendo, a questo punto, come ricombinare questo tema, ma di fatto questo è un elemento di cui tener conto.
Il secondo elemento Consigliere è di fatto, anche a seguito del referendum sull’entrata in vigore ed efficacia della Città Metropolitana, che è il nostro riferimento nella pianificazione, quindi noi non avremo più il PTC della Provincia ma il Piano Territoriale Metropolitano, e quindi questo è un altro elemento di cui tener conto nella pianificazione locale. Il nostro “uno e quindi” oltre alla fotografia ci si sta definendo da un punto di vista come incrociare questi aspetti di pianificazione sovralocale e tutto verrà, io spero, valutato nei prossimi mesi. Ad oggi noi siamo una fotografia di quello che è stato attuato e stiamo monitorando il contesto sovralocale per capire come procedere.
Io ritengo che l’Amministrazione possa avere un doppio livello, un primo livello legato ad, una valutazione di alcuni aspetti puntuali di ordine manutentivo, nel senso che se ci sono delle richieste, come ci sono state, di progetti in variante perché non conformi al Piano, tutte le iniziative che sono state presentate l’Amministrazione le ha rimandate ad una valutazione complessiva onde evitare di fare una valutazione una per una, le uniche che non sono state fatte sono quelle che sono arrivate qua in Consiglio comunale e che avete visto, quindi o per errori materiali o l’intervento sul SUAP. Sono state tutte le cose non conformi, il Consiglio le ha viste perché le ha votate, tutte le altre sono state registrate, non sono molte, sono grosso modo sette o otto per cui si farà adesso una valutazione se alcune di queste necessitano di una revisione generale o possono invece trovare la possibile applicazione. Un’operazione che l’Amministrazione potrà fare a seguito di quelle cose che vi dicevo, una lettura puntuale e fare una valutazione, viceversa per fare una rivisitazione del piano dovremo tener conto delle cose che vi dicevo prima. So che ve l’ho detto in maniera un po’ complicata, ma è un po’ complicato il tema, non dipende da me.
Sul corridoio ecologico. Solo due annotazioni, un paio di mesi fa noi avevamo presentato in Villa Ghirlanda la prima fase del progetto sui corridoi ecologici per i quali l’Amministrazione di Cinisello era stata finanziata dalla Fondazione Cariplo, è un progetto che coinvolge il nostro comune, il comune di Nova e due parchi, il Parco del Grugnotorto e il Parco Nord Milano. Fra qualche settimana, quindi da metà febbraio a metà marzo verranno attivati sei tavoli concertativi nella cittadinanza mirati a chi si è iscritto e chi farà delle valutazioni puntuali e sul corridoio ecologico noi abbiamo, si fa così, tre aspetti, il primo che è prettamente di tipo ambientale e paesaggistico, il secondo che è quello fruitivo, per cui il corridoio ecologico deve avere, a seconda del contesto in cui si inserisce una dimensione di usi, perché altrimenti diventa altro, riserva di diversi livelli, ma nel nostro caso il corridoio ha una dimensione ambientale ma deve anche avere una dimensione di uso sociale. Il terzo che noi abbiamo prodotto è poi di gestione del corridoio, pertanto quello che abbiamo inserito in questo sistema è una proposta che deve tenere tre livelli, quindi quello ambientale, quello della fruizione e quello poi della gestione in alcuni passaggi. Su quello corridoio ricordo che l’Amministrazione di Cinisello grazie all’intervento di un privato sta partecipando ad accordi di competitività e ha ottenuto un finanziamento come pre – selezione per la realizzazione di un primo pezzo di corridoio, per cui come dire, si sta facendo un intervento anche in quel senso, quindi garantendo un intervento produttivo, verrà fatta una permuta delle aree per iniziare una serie di piantumazioni e di realizzazione di corridoi ecologici. La dimensione del campo sportivo, senza essere polemico, non è che è in contraddizione all’ipotesi di corridoio, perché anche il tema, e cito nuovamente la pianificazione provinciale dei varchi, un varco viene istituito non attraverso la definizione di servizi quali possono essere questi sportivi, ma un varco viene chiuso attraverso un’urbanizzazione di tipo, consentitemi, più pesante. In quel caso, qualora siano i campi sportivi, andranno ipotizzate delle precauzioni realizzative volte a far sì che ci sia un’attenzione ambientale, ma la funzione in quanto tale non è in contrasto, quindi non stiamo dicendo con una mano una cosa e con l’altra mano facendone un’altra.

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