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n. 70 04.04.2016

VISENTIN RICCARDO

Un’altra interrogazione riguarda un po’ più in generale la situazione dell’Ovocoltura. Sappiamo che le convenzioni sono scadute, sono terminate, ma vi sono ancora delle presenze all’interno dell’area dell’Ovocoltura. Vorrei sapere a che punto siamo e se ci sono delle novità per quanto riguarda la trattativa con Fondi Rustici, perché immagino che se la zona non sia totalmente sgombra, ci siano delle difficoltà, quindi chiedo a che punto siamo e quali sono anche le previsioni delle tempistiche dello sgombero dell’area.

Risponde l’Assessore Cabras:

L’interrogazione del Consigliere Visentin, invece, rispetto all’ambito di trasformazione dell’ovocoltura: come credo di avere già risposto in un’altra interrogazione, è stata fatta una manifestazione di interesse per la valorizzazione dell’ambito pubblico a cui ha partecipato Fondi Rustici, che ha quindi dato manifestazione di interesse rispetto all’ambito che è vincolato alla compensazione speciale. Attualmente sono in atto, rispetto agli uffici, un’istruttoria volta alla presentazione del progetto preliminare così conforme all’ambito di trasformazione. Appena questo progetto sarà pronto nel senso dell’istruttoria tecnica – elaborati, numero di tavole, caratteristiche dei progetti stessi – verrà poi istruito in Giunta per attivare la procedura, così come prevede l’articolo 14 della 12 e l’attuazione dell’ambito di trasformazione stesso.
Le attività che attualmente non sono più presenti stanno seguendo quelle che erano le indicazioni che l’Amministrazione si è data in una situazione…

Risponde l’Assessore Ruffa:

Mi collego subito a questa risposta dell’Assessore Cabras per la situazione dell’ovocoltura. A oggi tra le società che avevano la convenzione con l’Amministrazione comunale, che è scaduta, ci sono: lo Zoolatino che si è spostato, come tutti sapete, nella nuova struttura, ha già rimosso tutta la parte del capannone e ha ripulito la sede degli impianti all’interno dell’ovocoltura e degli spazi pubblici; il Pala-K che, rispetto alla società iniziale che aveva la concessione, ha una procedura di fallimento societario in corso con un curatore fallimentare che sta seguendo tutta la procedura per la vendita del capannone e comunque anche la società che era subentrato al Pala-K ha chiuso l’attività il 14 febbraio e quindi ora il capannone è vuoto, in attesa della vendita e comunque a disposizione per la rimozione, anche perché il curatore a oggi lo vende prevedendo anche nella fase di vendita lo smontaggio e la collocazione in altra sede.
Permane a tuttora la parte della struttura della società dilettantistica sportiva di gestione, non so come chiamarla… La Camilla, il maneggio con una serie di cavalli e di box per la loro collocazione. Permane nonostante questa sia una società che, essendo una società dilettantistica sportiva, non è soggetta a licenze e quindi il Comune non ha dovuto rilasciare nessuna licenza. A oggi l’area è stata comunque tutta recintata e perimetrata. I cancelli sono chiusi con dei lucchetti, anche se poi nella notte di sabato sera qualcuno ha forzato la recinzione ed è entrato a rubare del materiale. A oggi però sono state concesse le chiavi al proprietario dei cavalli perché non ha ancora rimosso la struttura, non per fare attività al pubblico, ma solo per il mantenimento in vita degli animali, il loro sostentamento e il fatto che i cavalli hanno bisogno comunque quotidianamente di essere movimentati nel corso della giornata. Quindi la situazione a oggi è questa. Il parcheggio non esiste più, non ci sono altre strutture.
Chiaramente l’operazione urbanistica va in porto nel momento in cui gli spazi pubblici sono comunque liberi perché così devono essere forniti al privato che acquisirà dalla partenza della procedura. Questo oggi è lo stato dell’arte, però non ci sono attività in corso, o almeno all’Amministrazione non risulta nessuna attività in corso. Le due licenze che erano state concesse sono state revocate, che erano quelle dello Zoolatino e del Pala-K.

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