IL LIBRO
Il saggio storico scava nella memoria recuperando quella parte di genocidio che non è mai stata indagata fino in fondo, ma che ha visto coinvolti, all’interno dei sei milioni di vittime del nazifascismo, ben sessantamila atleti.
La distruzione di massa del popolo ebraico si snoda in una storia di vissuti individuali in cui da un lato lo sport si anima di sotterfugi, di cattiveria e morte e dall’altro cerca uno spiraglio di salvezza e di rinascita nel popolo di Davide, come allenamento che porta alla liberazione.
Attraverso un punto di vista poco frequentato, ma sicuramente interessante e coinvolgente, la storia della Shoah si racconta lasciando posto alla creazione di spunti di riflessioni nuovi.
L’AUTORE
Sergio Giuntini è ricercatore presso l’Università di Roma Tor Vergata.
Membro del Consiglio Direttivo della “Società Italiana di Storia dello Sport” (SISS), è autore di svariati saggi storici.
Tra i suoi volumi più recenti:
- Lo sport e la Grande Guerra, Roma, 2001;
- Scrittura e sport. Primi sondaggi Otto-Novecenteschi, Verona, 2003;
- Sport e fascismo: il caso dell’atletica leggera, Palermo, 2003;
- Dorando Pietri dalla Via Emilia al West, Palermo, 2004;
- Compagni di squadra. Racconti non solo di sport, Milano, 2006;
- L’addestramento ginnico-militare nell’esercito italiano. 1946-1990 (con A. Teya), Roma, 2007;
- Due secoli di Arena e grande atletica a Milano, Milano, 2007;
- Pugni chiusi e cerchi olimpici, il lungo ‘68 dello sport italiano, Milano, 2008;
Per Sedizioni, inoltre, cura la collana di Storia dello sport e ha pubblicato:
- Il mondiale dei destini incrociati - campionati del mondo di ciclismo su strada a Varese (con Antonio Ferretti) nel 2008,
- il romanzo Le resistenze di un bibliomaratoneta nel 2009,
- il saggio L’Olimpiade dimezzata - storia e politica del boicottaggio nello sport nel 2010;
Ingresso libero fino a esaurimento posti con precedenza agli studenti
A cura del Servizio Sport
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