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n. 83 13.11.2013

VISENTIN RICCARDO

Volevo ritornare sul tema della S.M.E.C., devo dire che l’Assessore Ruffa e il Dirigente Papi mi hanno dato una risposta molto dettagliata riguardo alla situazione S.M.E.C., che da un punto di vista della spiegazione ha un mio riscontro favorevole, perché è molto dettagliata, sono due belle pagine piene e puntuali e di questo ringrazio, però alla fine non siamo ancora arrivati ad una definizione, perché a questo punto è un vero e proprio contenzioso legale. Direi che il tempo ormai è troppo, qui ci sono in ballo più di 100.000 euro, non è solamente una questione economica ma anche una questione di rivedere a questo punto come già nella passata legislatura, anche dai banchi della minoranza si era prospettato di rivedere il rapporto con questa società che eroga il teleriscaldamento. Ringrazio per la risposta però non è più il momento di dare delle risposte, è il momento di agire, io chiedo a questo punto ufficialmente, in modo molto fermo quali siano i tempi perché si arrivi ad una definizione del rapporto con la S.M.E.C., stante poi anche tutti gli altri aspetti che non sono di secondo piano, i costi del servizio che non sono i costi previsti o paventati e ventilati in fase di proposizione ai vari condomini. Il problema è ancora caldo, al di là del gioco di parole, visto che stiamo entrando in una fase in cui il teleriscaldamento sarà fondamentale, però non è più il tempo di perdere tempo, ne abbiamo già perso tanto, a questo punto chiedo quale sia il passo, non dal punto di vista legale, me lo ha già detto, però il passo politico che si deve prendere da parte di questa Amministrazione.

Risponde l’Assessore Ruffa:

Per quanto riguarda la questione della SMEC, che sollevava il consigliere Visentin, abbiamo risposto in modo dettagliato cercando di riportare tutta quella che è la situazione. È chiaro che quando c’è una questione di un contenzioso con un’azienda per cui l’amministrazione ha richiesto il pagamento dell’importo dovuto e l’azienda non è disposta a riconoscere perché ritiene a suo giudizio di interpretare in modo diverso la convenzione che c’era, come aveva ricordato anche il consigliere Zonca nell’interrogazione del mese scorso, a partire dal terzo anno di esercizio, per cui c’è un’interpretazione diversa della convenzione per cui il Comune ritiene che sia a partire dal terzo anno mentre la società ritiene che è alla scadenza del terzo anno, quindi c’è questo contenzioso sui centomila euro di quell’annualità. Ci siamo affidati all’avvocato, come era già in precedenza, i tempi della soluzione di questo non sono certi. L’avevamo analizzato anche nella scorsa legislatura nella Commissione dedicata al teleriscaldamento che la procedura legale per lo scioglimento di queste controversie non è una procedura ordinaria ma è legata all’arbitrato, quindi comunque comporta dei costi diversi da sostenere. C’è una fase interlocutoria in cui gli avvocati si stanno sentendo per capire come arrivare a una soluzione, altrimenti bisogna aspettare tramite l’arbitrato nominare degli arbitri e andare per la procedura legale definita dal contratto.

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Risp. 2013 n. 83 VISENTIN
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