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n. 64 14.10.2013

ZONCA ENRICO

L’ultima interrogazione era relativa al teleriscaldamento, sono stato anticipato da ben due Consiglieri e mi fa molto piacere che questo tema sia tornato di attualità. Considerate che domani inizia la stagione invernale e quindi evidentemente il tema è di interesse e di attualità. Sappiamo che per convenzione SMEC deve comunicare ogni anno il numero di utenze collegate al teleriscaldamento, sappiamo che fino al 2012 SMEC era inadempiente rispetto a questa comunicazione, e vorrei sapere se questa inadempienza è stata colmata oppure no, perché questa inadempienza influenza anche il canone che la società deve pagare al Comune, nel senso che la convenzione prevede che per ogni utenza venga pagato un canone di 1 euro, quindi non comunicando le utenze collegate finora SMEC ha pagato zero. Mi pare che ci sia qualche anomalia, visto che nel 2012 sono state emesse delle fatture da parte del Comune che ovviamente non sono state pagate. Ricordo inoltre che oltre a questo obbligo di indicare il numero di utenze ogni anno, c’era anche l’obbligo da parte di SMEC di pagare un canone minimo di 100 mila euro dal terzo anno. Mi pare che il terzo anno l’abbiamo già sforato abbondantemente, ormai siamo già a quattro anni che le case Aler pagano un riscaldamento che è aumentato – lo ricordo – del 73 per cento rispetto alla precedente gestione dal 2007 a oggi e il tasso di morosità è aumentato tantissimo a causa anche del costo del teleriscaldamento. Mi piacerebbe sapere quindi se questa inadempienza è stata colmata da parte di SMEC e quali sono le azioni che gli uffici hanno messo in atto per recuperare queste somme o per ingiungere a SMEC il rispetto della convenzione.

Risponde l’Assessore Ruffa:

Abbiamo già nella scorsa legislatura istituito, come Consiglio comunale, una Commissione di controllo e garanzia sulla verifica degli atti da parte del Comune e dell’amministrazione, in particolare su uno degli articoli delle convenzioni che era quello più criticato nelle questioni che poi ogni anno nel periodo invernale emergono sulle questioni del teleriscaldamento, è pur vero che quella Commissione non è arrivata, come diceva il consigliere Visentin, a elaborare una relazione definitiva a causa dello scioglimento anticipato della scorsa amministrazione e dello scorso Consiglio comunale, tuttavia nelle sedute che si erano tenute era sostanzialmente emersa una non responsabilità degli uffici e nessuna mancanza negli adempimenti nello svolgimento del ruolo nei confronti dei rapporti del teleriscaldamento che sono, vista quella convenzione, rapporti tra privati, ossia tra i condomini che hanno scelto liberamente su proposta della società SMEC di convenzionarsi al servizio di teleriscaldamento. Il Comune ha gestito invece il ruolo di amministratore di un servizio e quindi ha dato in concessione la possibilità a SMEC di realizzare sul territorio comunale questo servizio del teleriscaldamento e di realizzare la centrale. In base a questo è stata stipulata una convenzione che prevede una formula per il calcolo dell’importo in base al quale viene calcolato il costo del servizio di teleriscaldamento, che è legato sostanzialmente tramite una formula matematica al valore del gas e dell’energia. Si può entrare nel merito di una discussione se i valori sono piuttosto alti o piuttosto bassi, però tutto questo era comunque pubblico, fa parte della convenzione e ogni condominio ha fatto le proprie valutazioni nella scelta di decidere l’allacciamento o meno a un servizio. È chiaro che si sono verificati dei problemi in alcune aree e in alcune tipologie di condominio di cui siamo a conoscenza, ci sono dei condomini, soprattutto nella zona nord di via Guardi, che hanno lamentato diversi problemi con l’allacciamento al teleriscaldamento e col fatto che rispetto a quanto la società dichiarava come miglioramento della qualità - quello che veniva dichiarato era una forte riduzione dei consumi - in realtà tutto questo non c’è stato e in alcuni casi si segnalano addirittura degli svantaggi rispetto ai passaggi precedenti. Quello che l’amministrazione può fare è controllare e dal punto di vista tecnico risponderemo. Sulla questione del canone c’era ed era già in essere una sorta di contenzioso che si stava avviando verso la procedura legale perché c’era in discussione il fatto che il canone annuo che doveva essere versato all’amministrazione dal terzo anno in poi SMEC l’ha contestato con una serie di rimostranze legali e quindi in questo siamo in una fase di discussione. Ripeto, non rispondo adesso perché la risposta puntuale e precisa sullo stato dell’arte della procedura rispetto al fatto di essere già in una fase avviata della causa o in fasi diverse di discussione su come questo canone deve essere rimborsato la vediamo con gli uffici e risponderemo in forma scritta. Un’altra cosa che volevo dire sul teleriscaldamento è la scelta che dal punto di vista politico dovremmo andare ad affrontare nel breve termine ed è dovuta al fatto che sulla nostra città nella gestione di questo servizio a oggi insistono due operatori diversi con due tariffe diverse che sono tuttavia avvenuti in momenti diversi e con cause e modalità operative diverse. Era stata fatta nella scorsa legislatura una gara per il secondo lotto del teleriscaldamento al quale a questo punto la gara in quel momento era l’unico strumento per la variazione della normativa di legge che era previsto per la concessione del servizio del teleriscaldamento, quindi l’obbligo di andare in gara ha portato al fatto che l’offerta migliore in quel momento è stata quella di A2A e che quindi ha abbassato notevolmente il costo del servizio di teleriscaldamento per una parte di cittadini e chiaramente rispetto al confronto con l’altro lotto e l’altra area c’è una differenza notevole. Dal punto di vista politico stiamo cercando di capire come riuscire a migliorare questa situazione e a offrire un servizio del teleriscaldamento il più consono possibile cercando anche la possibilità di arrivare ad avere una tariffa unica e comune per tutti i cittadini che decidono di allacciarsi al teleriscaldamento. Però è un problema abbastanza complesso visto che comunque ci sono degli operatori che legittimamente in momenti diversi e in situazioni legislative diverse hanno ottenuto la concessione di una parte del servizio, quindi a oggi su questo problema non è possibile dare una risposta. Su tutte le altre questioni tecniche invece proposte risponderemo per iscritto.

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