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n. 226 12.11.2012

GIUSEPPE BERLINO

L’ultima interrogazione riguarda una vicenda ormai ben nota. Ho in mano due fatture della tariffa d’igiene ambientale di un ristorante di Cinisello Balsamo, di cui eviterò di dire il nome, che si lamentava con il sottoscritto per l’assurdo rincaro che c’è stato tra un anno e l’altro. Questa fattura riporta cifre che per il primo semestre del 2011 si aggirano intorno ai 2 mila 800 euro e per la stessa tipologia di esercizio, per la stessa metratura, l’anno successivo, solo per un semestre, riporta la cifra di 3 mila 300 euro, cioè con un aumento di 500 euro a semestre, quindi presumo che nell’anno si arrivi a un aumento di mille euro su quello che era un costo annuo di 6 mila euro, quindi capite bene che vi è stato un rincaro che raggiunge quasi il 20 per cento. Credo che sia assolutamente ingiustificato un rincaro di questa natura per un servizio che non è cambiato da un anno all’altro e che nei confronti delle attività commerciali sta avendo in questi ultimi tempi un peso davvero insostenibile, quindi volevo chiedere a lei, Assessore, come mai da un anno all’altro si ha un aumento così considerevole, perché non si sta parlando di poche decine di euro ma di quasi mille.
Tra le altre cose, questo esercente mi diceva che ha provato anche a contattare l’amministrazione e cercare di capire se era possibile dilazionare il pagamento di questa fattura e anche in questo caso ha trovato davanti a sé una sorta di chiusura rispetto alla possibilità di dilazionare in un certo lasso di tempo questi importi. Credo che davanti a certi aumenti, il mimino che si debba fare è cercare di venire incontro a queste situazioni, perché tra l’altro bisogna fare i conti con un momento di crisi economica che è sotto gli occhi di tutti, per cui se l’Assessore mi può dare delucidazioni in merito ne sarei grato.

RISPONDE L’ASS. MARRONE

Per quanto riguarda l’interrogazione fatta dal Consigliere Berlino, innanzitutto appare strano che questa persona si sia rivolta all’Amministrazione comunale e non direttamente a Nord Milano Ambiente, che ha ricevuto a oggi circa 230 utenze non domestiche, più altrettanti cittadini.
Anche perché la vera spiegazione, soprattutto se effettivamente vi è corrispondenza tra le metrature quadrate, tra il coefficiente applicato e quant’altro, lo può sapere con certezza solo Nord Milano Ambiente. Verificare quindi se non vi sia stato un errore o un’applicazione diversa sulle superfici e quant’altro.
Rivolgersi all’Amministrazione comunale, anche allo sportello di front office che è attivo presso l’Amministrazione comunale rimane una cosa non precisa, perché è Nord Milano Ambiente che gestisce per noi la tariffa di igiene ambientale, nel senso che chi la riscuote e chi la gestisce è la stessa Nord Milano Ambiente.
Non voglio tediare questo Consiglio perché penso che ne siate tutti a conoscenza, al di là dell’aumento della singola persona, che invito tramite lei a recarsi presso gli sportelli di Nord Milano Ambiente e verificare, vi è stato, come ben sapete, il discorso dell’iva, che chiaramente per loro, di fatto, ha comportato un costo, per Nord Milano Ambiente. Costo che poi è stato riversato chiaramente all’interno di tutta la tariffa di igiene ambientale.
Voi sapete che la tariffa di igiene ambientale deve coprire interamente il costo del servizio, per cui non sto a ripetere tutto quanto già detto. In più, sapete anche che questa Amministrazione comunale, applicando la tariffa di igiene ambientale, ha scelto un regime tale per cui vi è un metodo normalizzato, cioè, che viene applicato anche alle utenze non domestiche.
Per cui si paga la tariffa di igiene ambientale sulla metratura quadrata e in base a dei coefficienti, che corrispondono alle categorie merceologiche, per cui, ogni categoria merceologica ha un coefficiente, questa Amministrazione, ma come l’Amministrazione precedente che aveva iniziato a applicare la tariffa di igiene ambientale, li ha sempre tenuti al minimo quei coefficienti, che sono coefficienti stabiliti dalla legge del ’99, non sono stabiliti da noi.
Altra cosa importante, come sicuramente anche lei sa, la tariffa di igiene ambientale della città di Cinisello Balsamo, quindi l’intero costo del servizio di igiene urbana, viene ripartita in maniera diversa tra le utenze domestiche e le utenze non domestiche, nel senso che sulle utenze non domestiche grava il 43,67. Praticamente una percentuale maggiore sulle utenze non domestiche e una percentuale minore sulle utenze domestiche.
È chiaro che a fronte di un aumento dovuto all’iva, dovuto al costo del servizio, le utenze non domestiche hanno avuto un rincaro maggiore non solo per questi due elementi, ma anche perché non applicando più l’iva a loro questa si è tramutata per gli stessi in un costo.
Perché prima la bolletta che loro pagavano, di fatto, era scaricabile ai fini fiscali, detraibile, nel momento in cui non abbiamo più applicato l’iva questa cosa non è stata più possibile.
Ripeto, questo è quello che a oggi avviene con l’applicazione della tariffa di igiene ambientale, tariffa che sarà sostituita dalla TARES, tassa sui rifiuti e sui servizi a far data dal primo gennaio 2013, che dovrà essere molto rimodulata rispetto all’applicazione della tariffa.
È ragionevole pensare, quindi, nonostante a oggi non sia ancora in atto una regolamentazione da parte dello Stato italiano, del Governo che le utenze non domestiche ne beneficeranno molto in termini di risparmio.
Ripeto, però, è ancora al vaglio lo studio del regolamento di applicazione della TARES, quindi vedremo.

REPLICA DEL CONSIGLIERE BERLINO

Assessore Marrone rispetto alle problematiche legate alla TIA. È vero che la TIA deve ricoprire interamente i costi di gestione, però l’Assessore non deve dimenticare di dire in Aula che è altrettanto vero che deve ricoprire anche quei costi di tutti quei cittadini che non pagano correttamente la TIA e che vanno a spalmarsi su tutti coloro che correttamente invece pagano questa tariffa.
Da questo punto di vista, bisognerebbe puntare il diritto su un’incapacità dell’Amministrazione comunale di andare a introitare quanto dovuto da chi dovuto e non si può riversare quello che non si riesce a incassare sulle tasche di tutti i cittadini corretti che pagano regolarmente questa tariffa.
Rispetto alla richiesta che le facevo io, è chiaro che il cittadino di cui facevo l’esempio si è proposto non solo nei confronti dell’Amministrazione, è andato anche alla Nord Milano Ambiente, ma quello su cui non mi ha risposto è che lui ha avuto difficoltà a ottenere una rateizzazione che sia stata oltre quella di due, massimo tre rate.
Io capisco tutto, ma se vogliamo evitare che ci sia un’ulteriore fetta di cittadinanza che non paghi, dobbiamo cercare di agevolare coloro che vogliono pagare, ma non proponendo due rate invece che una, quando abbiamo aumenti da un anno all’altro del 20 per cento e questi non li ha ancora giustificati, perché non basta la questione legata all’iva a giustificare un aumento così sconsiderato.
Aggiungiamoci anche quello che dicevo prima, cioè, che dobbiamo spalmare su tutti gli altri i costi di coloro che non pagano e l’incapacità di riuscire a recuperare queste insussistenze.
Quello che chiedevo in definitiva era che l’Amministrazione comunale si facesse anche carico di aiutare la cittadinanza e sensibilizzare la Nord Milano Ambiente a concedere rateizzazioni che non vadano al massimo di due, nella migliore delle ipotesi, di tre rate di quanto dovuto.
Bisogna anche capire la contingenza economica, il momento sfavorevole, per cui dobbiamo cercare di agevolare chi ha voglia di regolarizzare la propria posizione.

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