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n. 328 15.11.2010

Riccardo Visentin

Un’altra interrogazione. Volevo sapere se c’era qualche Consigliere che aveva partecipato all’ANCI la settimana scorsa a Padova, visto che poi sono stati stanziati 1.500 euro se qualcuno voleva fare un piccolo report di quello di cui si è discusso. Grazie.

RISPOSTA DEL PRESIDENTE SACCO

Volevo fare un’ulteriore comunicazione io e poi rispondere a una delle interrogazioni che riguardava la Presidenza. Avevo dimenticato di comunicare che sono stato all’ANCI venerdì e sabato mattina fino alla conclusione dell’intervento del Ministro Brunetta. La giornata di venerdì è stata molto interessante perché è stata prevalentemente dedicata a cosa vivono i Comuni, quindi al racconto delle esperienze, dei punti di vista e anche delle soluzioni dei Comuni di qualsiasi colorazione. Tutti quanti all’unisono, sostanzialmente, hanno sostenuto l’iniquità del patto di stabilità che non consente alla stragrande maggioranza dei Comuni di sopravvivere. Un’ampia discussione è stata dedicata anche all’effetto depressivo sull’economia che è derivato dal patto di stabilità per quanto riguarda gli investimenti e i tantissimi ritardi di pagamento. C’è stata una discussione, un fortissimo appello al Governo affinché tenga conto che le Amministrazioni, se non investono, precludono il loro futuro. Poi c’è stata una lunga parte in cui si è discusso dell’impossibilità di erogare i servizi fondamentali alla cittadinanza. Quindi l’elaborazione di nuove strategie dove si chiede non solo di allentare il patto, tenendo conto che il debito pubblico, il deficit pubblico è imputabile agli enti locali solo in una misura del 10%, mentre il restante 90% viene speso dall’Amministrazione Centrale.
L’appello si è concentrato un po’ in questo, a capire come mai su tutte le funzioni, di fatto, devolute da tempo, già dal 2000, alle Regioni, sono comunque rimaste centralizzate con delle strutture elefantiache. Si citava, ad esempio, il Ministero del Turismo, il Ministero della Pubblica Istruzione, le cui competenze sono regionalizzate, ma pur tuttavia oggi si continua a governare l’istruzione pubblica attraverso strutture centrali che operano quotidianamente attraverso direttive e circolari.
Infine vorrei commentare un’altra parte dell’esperienza che considero molto interessante, anche se devo sottolineare una strana caduta di affluenza quest’anno all’ANCI. L’altra esperienza è stata quella di verificare un po’ nei vari stand che erano stati allestiti, quindi al di fuori delle conferenze, soluzioni già messe in campo da alcune Amministrazioni. Per esempio, ho avuto occasione di discutere con l’Amministrazione di Prato, che ha realizzato, di fatto, una soluzione di democracy, un software che consente di decentrare una serie di funzioni oggi svolte dalle Anagrafe, per consentire ai cittadini di recarsi presso strutture convenzionate, come supermercati, associazioni, tabaccai, per svolgere i rapporti amministrativi con l’Amministrazione senza avere la necessità di recarsi in loco. Una struttura software che, proprio perché di proprietà di un’Amministrazione Pubblica, è disponibile a costo zero, che potrebbe essere segnalata alle nostre strutture informatiche.
Al pari di questo, mi è particolarmente piaciuta una soluzione offerta da un fornitore di soluzioni software di servizi, quindi onerosa, dove sostanzialmente si integra la ripresa televisiva con la transcodifica del parlato, sotto forma quindi di verbale scritto, che raggiunge una perfezione del 96-97% di bontà dello scritto, ovvero il 3-4% di errore, errore che può essere risolto online attraverso un servizio remoto, che potrebbe essere attuato da personale dedicato a integrare quest’attività. È molto interessante perché queste soluzioni possono essere non solo rese disponibili con tutto lo storico per essere consultate, ma messe a disposizione sul sito del Comune, quindi a disposizione della cittadinanza, che non solo potrebbe vedere le riprese televisive, ma anche i verbali transcodificati.

RISPOSTA DEL SINDACO

Mi sembrava doveroso prendere la parola, visto che il Presidente del Consiglio ha ricordato al Consiglio Comunale la sua partecipazione all’ANCI. Ci tengo a dire che, di fatto, l’intervento che più è stato gradito dai Sindaci, nel momento in cui c’è stata l’apertura dell’ANCI, è stato quello del Presidente della Repubblica, che è stato un intervento freschissimo per una persona di quell’età, molto appassionato. Egli evidenziava che di fronte a una situazione di crisi, a un’esigenza ulteriore di sacrifici per gli italiani si tratta di capire come non uccidere tutto, perché questo è quello che sta succedendo.
Devo dire che già quel momento sembrava che il Governo, in una situazione in cui occorre ridurre, ottimizzare, ma anche investire, venisse incontro a quella che è la richiesta che viene dall’ANCI nazionale, dai Comuni di flessibilizzare il patto e aiutare i Comuni a passare questa fase così complicata per quanto riguarda le richieste ai problemi dei cittadini, sapendo che comunque oggi noi siamo di fronte a una situazione che ha un’enorme ricaduta sociale: perdita del lavoro, crisi delle imprese, etc. etc. Questi temi non sono certo da poco e ridurre i servizi, o non rispondere con nuovi servizi ai bisogni che oggi rispetto alla crisi si aprono nel territorio significo rendere ancora più povere le persone.
Detto questo, l’emendamento alla legge di stabilità è un emendamento di 408.000.000,00 di euro, ma sostanzialmente salvaguarda Milano per l’Expo e Parma, perché questa ha l’Agenzia Europea dell’Alimentazione, per cui da questo punto di vista, partecipando entrambe queste due realtà a quello che è il tema Expo, viene alleggerito tutto il tema del patto di stabilità. Quindi gran parte di quelle risorse andranno a loro.

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