La mostra dedicata a Giovannino Guareschi è l’occasione per riscoprire la figura di un importante scrittore italiano del ’900, tra i più tradotti all’estero, e il suo mondo letterario.
Il titolo è una frase che lo stesso Guareschi pronuncia durante la prigionia nei lager nazisti, dove è stato rinchiuso per avere rifiutato di combattere dalla parte dei tedeschi.
L’iniziativa culturale - realizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Cinisello Balsamo, il Decanato e il Centro Aiuto alla Vita - permette di far conoscere meglio un uomo che non fu soltanto un grande umorista - il creatore di Don Camillo e Peppone - ma anche un importante giornalista.
Dalle foto della detenzione nei campi di prigionia, alle vignette sul "Candido", passando per i classici Don Camillo e Peppone, emerge l’incontro con un uomo capace di leggere la realtà in modo ancora attuale e di parlare all’uomo. Capace soprattutto di dare sempre speranza.
INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA
Sabato 2 febbraio, ore 16.00, Sala dei Paesaggi
Intervengono:
Giorgio Vittadini, Presidente Comitato Guareschi 2018
Claudio Gelain, giornalista, caporedattore TG4.
ORARI DELLA MOSTRA - VILLA GHIRLANDA
Da domenica 3 a domenica 10 febbraio: 10.00-12.30; 15.00-19.00
Giovedì 7 febbraio: 15.00-19.00; 20.30-22.30
Lunedì 4 febbraio: chiuso
Per informazioni e prenotazioni: 320 03 29 394 - carabeltacentroculturale@gmail.com
A cura di: Cara BeltàIn collaborazione con: Decanato di Cinisello Balsamo e Centro Aiuto alla Vita
320 03 29 304 - carabeltacentroculturale@gmail.com