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Cos’è l’amianto

La parola “amianto” deriva dal greco amiantos che significa incorruttibile; come sinonimo si usa la parola “asbesto” dal greco asbestos - inestinguibile.
Con i termini "amianto" o "asbesto" si indica un materiale costituito da un insieme di silicati, un gruppo di minerali composti da silicio e ossigeno molto comuni in natura.

L’amianto si ottiene per scopi industriali dalla macinazione di una particolare roccia dalla quale devono essere asportate le fibre.
Le cave più importanti si trovano in Canada, Sud Africa, negli Urali e in Arizona.
In Italia l’attività estrattiva era concentrata in Valle d’Aosta, in Val Malenco (Sondrio) e a Balangero (Torino), dove è presente la cava più estesa d’Europa.

CARATTERISTICHE
L’amianto ha una struttura fibrosa e ogni singola fibra è 1300 volte più sottile di un capello umano.
Proprio questa struttura a fibre addensate conferisce all’amianto notevole resistenza al fuoco, all’azione di agenti chimici e biologici, all’abrasione e all’usura.
Inoltre è un materiale molto flessibile, facilmente filabile e può essere tessuto; l’amianto è dotato di proprietà fonoassorbenti e termoisolanti.
La sua capacità di legarsi facilmente con materiali da costruzione (cemento, calce, gesso) e con alcuni polimeri (gomma, PVC) ha fatto sì che l’amianto venisse considerato un minerale estremamente versatile e praticamente indistruttibile.

Se nei prodotti a base di amianto le fibre sono libere o debolmente legate, si parla di amianto in matrice friabile; se invece le fibre sono fortemente legate in una matrice solida (come il cemento-amianto) si parla di amianto in matrice compatta.

IMPIEGHI DELL’AMIANTO
Proprio per le sue ottime proprietà tecnologiche, già dalla fine dell’800 l’amianto è stato considerato un materiale estremamente versatile; inoltre il costo contenuto ne ha favorito un ampio utilizzo industriale.

L’amianto è stato ampiamente utilizzato con un picco massimo negli anni ’70 per produrre la miscela cemento-amianto (il cui nome commerciale era Eternit – eternità - brevetto del 1901) per la coibentazione di edifici, tetti, navi, treni; è stato usato come materiale per l’edilizia per la produzione di tegole, pavimenti, tubazioni, canne fumarie, ma anche per la fabbricazione di stucchi, adesivi, sigillanti, corde, plastica e cartoni.

Grazie alla sua resistenza al calore e al fuoco è stato impiegato nella produzione di tute ignifughe, guanti da cucina, teli da stiro, stufe, come protezione di impianti di riscaldamento, nelle auto (vernici, freni, frizioni, guarnizioni), nell’industria chimica, siderurgica, vetraria, ceramica, alimentare e nelle fonderie.

Per il suo potere di assorbire i rumori è stato largamente utilizzato per la produzione di barriere fonoassorbenti, sottofondo di pavimenti in linoleum, controsoffittature, pannelli antirumore installati su autobus, navi, aerei.

Data ultima modifica: 5 aprile 2011
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