CAPPELLINI AMBROGIO

Nacque a Cinisello l’8 dicembre 1894 da Pietro Cappellini e Rosa Pessina. Era un ragazzo alto con i capelli neri lisci e il colorito bruno. Svolgeva la professione di manovale prima della guerra.

Arruolato nell’Esercito con la matricola 26641, venne richiamato alle armi all’inizio di maggio del 1916, dopo il congedo illimitato. Con i suoi compagni della Brigata Granatieri di Sardegna*, 2° Reggimento il 21 agosto 1916 raggiunse la zona di guerra.

Morì il 19 settembre 1916 a Veliki Kriback (ora Kribak) sul Carso, colpito probabilmente da una granata alla fine della settima battaglia dell’Isonzo.

Il suo nome compare:
- sulla lapide Ai caduti della prima guerra mondiale di Cinisello sita nell’atrio del Palazzo comunale in piazza Confalonieri 5;
- sulla lapide Ai caduti della prima guerra mondiale di Cinisello sita sul sagrato della chiesa Sant’Ambrogio ad nemus in piazza Gramsci.

PER APPROFONDIRE

La Brigata Granatieri di Sardegna, 2° Reggimento nacque il 14 ottobre 1848. Tra gli episodi di valore compiuti dal Reggimento durante la prima guerra mondiale, particolare rilievo merita quello di Monte Cengio allorché nel giugno 1916 i Granatieri, impegnati per la difesa dell’altopiano di Asiago, esaurite le munizioni ingaggiarono un furioso corpo a corpo con gli austriaci che li spingevano sempre più verso il baratro. Giunti sull’orlo del precipizio, si difesero fino all’ultimo a colpi di baionetta e infine, avvinghiate le braccia attorno ai corpi degli assalitori, li trascinarono con loro nel precipizio.
Da allora quel dirupo è soprannominato il salto del Granatiere e per questo il Battaglione del 2° Reggimento Granatieri di Sardegna si guadagnò l’appellativo di Cengio.

Vai alla scheda: "Angelo Pirovano".

Foglio Matricolare 1
Foglio Matricolare 2


GALLERIA FOTOGRAFICA

Soldati italiani, difese contro i gas asfissianti sul Veliki Kriback

Roana (Vicenza), lapide dei Granatieri di Sardegna