SCUOLA DI AVVIAMENTO PROFESSIONALE "PADRE REGINALDO GIULIANI"

Nella primavera del 1938 dalla Federazione milanese del P.N.F. (Partito Nazionale Fascista) giunse conferma dell’imminente visita a Cinisello Balsamo del federale di Milano Rino Parenti*. I camerati vennero mobilitati affinché il gerarca potesse essere ricevuto con i dovuti onori.
C’era forte preoccupazione in quanto alcuni problemi erano rimasti irrisolti, quali la partecipazione poco convinta delle masse alle manifestazioni fasciste e patriottiche e l’intensa attività clandestina dei comunisti locali.
Malgrado le camicie nere si fossero impegnate negli ultimi anni in un intenso lavoro di propaganda filogovernativa, a Balsamo e a Cinisello il consenso al fascismo risultava scarso, talvolta coatto, frutto di intimidazioni soprattutto nei confronti delle cooperative e dei loro soci.
Molte, e pervasive, erano le organizzazioni di massa istituite allo scopo di ottenere il consenso. La fascistizzazione era iniziata con l’apertura di numerose organizzazioni su cui le camicie nere locali potevano fare affidamento per cancellare dalla memoria della popolazione la tradizione cattolica e socialcomunista.

La cronaca dell’incontro degli abitanti di Cinisello Balsamo, del podestà Ferdinando Gimelli e del segretario politico Federico Repetto con il federale Rino Parenti diventò un esempio di informazione strumentalizzata al servizio del regime.

L’esaltazione dell’efficienza del fascismo avvenne anche attraverso l’inaugurazione di nuove opere pubbliche. Infatti durante la sua visita, il 4 giugno 1938, il federale inaugurò la nuova casa della G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio) costituita da una palazzina e da una palestra in via Cadorna angolo via Beato Carino (dopo la fine della guerra diventerà sede della Casa del Popolo e attualmente ospita l’Università della Terza Età).

Fu inaugurata anche l’attigua Scuola di Avviamento Professionale Reginaldo Giuliani, come si apprende dal registro della maestra Maria Lighetti che annotava in data 20 novembre 1938: "Il Federale inaugura il nuovo edificio della Scuola di Avviamento Professionale dedicato alla memoria di padre Giuliani, ricordando gli episodi fulgenti della sua campagna in terra d’Africa per la conquista dell’Impero".

Sempre il 4 giugno del 1938 Parenti si recò a visitare l’edificio ancora in costruzione delle case popolari dell’E.C.A. (Ente Comunale di Assistenza) in via Campo Littorio (oggi via XXV Aprile). Incontrò gli operai della ditta Alea di piazza Vittorio Emanuele (oggi piazza Gramsci) ai quali, come sosteneva la maestra delle scuole elementari Luisa Rossanigo in una nota sul registro della sua classe: "Il duce migliorò le condizioni di vita con un aumento".

Visitò poi il Consultorio pediatrico e ostetrico allestito nel 1936 presso l’Opera Pia Martinelli per la protezione della maternità e dell’infanzia e infine la colonia elioterapica** nel parco della villa Martinelli, dove tenne un comizio.
Rino Parenti si compiacque dello spettacolo di disciplina, coesione ed entusiasmo che Cinisello Balsamo gli aveva offerto: “a riprova che la volontà del verbo fascista ha conquistato tutti i cuori, snebbiato tutti i cervelli, svegliato tutti i sonnacchiosi”. Concluse affermando di scorgere negli occhi di tutti: “la gioia di vivere in questo clima di vittoria e di ascesa, l’orgoglio di essere governati da un capo che tutto il mondo ci invidia".

Si può notare la venerazione per il duce anche tra alcune maestre delle scuole elementari, come Anna Caterina Garaguso che il 23 Marzo del 1939 scriverà: "Racconto ai miei scolari che venti anni fa, e precisamente nel 1919 per l’Italia fu un anno triste e furono ore buie di lotte e violenze tra i figli della stessa Patria. Pochi uomini si raccolsero e, sorretti da un grande amore e da un coraggio luminoso, giurarono di salvare la Patria dalla rovina. A capo di essi, animato da una fede immensa e da una volontà di ferro, era Benito Mussolini, nasceva allora il primo glorioso Fascio di Combattimento".

Nel 1940 la Direzione della Scuola di Avviamento Professionale inviò al commissario prefettizio la documentazione relativa alla deliberazione del Consiglio dei professori che, all’unanimità, conferma l’intitolazione della Scuola a padre Reginaldo Giuliani.

Allo scoppio della seconda guerra mondiale la città disponeva solo di sei rifugi antiaerei privati, situati in stabili della Cooperativa Aurora, del Circolo Ordine e Concordia e del signor Oldrini a Balsamo, dei signori Palladini, Cavallazzi e Sambruna a Cinisello.
Data la scarsità di rifugi antiaerei in città, diversi mesi dopo si decise di ricavarne altri tre in edifici pubblici, utilizzando i locali sotterranei delle Scuole Elementari Luigi Cadorna e Filippo Corridoni e della Scuola di Avviamento Professionale Padre Reginaldo Giuliani. Tutti i rifugi, però, risultarono inadeguati, poco sicuri e di capienza limitata.

Negli ultimi mesi del 1943 si stabilì a Balsamo un plotone di soldati del 108° Artiglieria che prese alloggio nei locali della Scuola di Avviamento Professionale Padre Reginaldo Giuliani e della Scuola Elementare Filippo Corridoni.
La mattina di domenica 12 settembre, mentre la popolazione si trovava in chiesa per la messa, un reparto di squadre SS tedesche, con automezzi e carri armati, prese possesso delle Scuole facendo prigionieri i soldati e gli ufficiali che ancora vi si trovavano. Non tutti però furono catturati, molti riuscirono a fuggire e vennero accolti e vestiti nelle famiglie della parrocchia; queste dimostrarono un notevole coraggio, se si considerano le meticolose ricerche delle SS e le pene previste per chi aiutava partigiani e sbandati.


Dopo la caduta del fascismo la Giunta comunale, con propria deliberazione n. 269 del 26 luglio 1946, stabilì che: "Dietro richiesta da parte della popolazione, la Giunta Comunale manda a far scomparire le traccie [sic!] dei due Fasci Littori sulla facciata della Scuola Elementare Filippo Corridoni di Balsamo e scalpellare la lettera R. (Regia) e la dicitura padre Reginaldo Giuliani a Balsamo sulla facciata dell’edificio comunale Scuola Secondaria di Avv. al lavoro, nonchè a ritirare in magazzeno il busto di bronzo esistente nell’atrio della cennata Scuola del padre Reginaldo Giuliani e stuccare la leggenda su marmo riguardante il padre Reginaldo Giuliani".

La Giunta propose di intitolare la Scuola a Eugenio Curiel, dirigente del Fronte della Gioventù, assassinato a Milano il 24 febbraio 1945. Ma l’approvazione delle superiori autorità scolastiche non arriverà mai.


Nel 1964 la Scuola Padre Reginaldo Giuliani divenne Scuola Media Statale trasferendosi nella struttura di via Cadorna. L’edificio di via Beato Carino fu ristrutturato contestualmente al plesso di Martinelli dove subentrò la Scuola Media Alessandro Manzoni che nel 2000, dopo l’accorpamento all’Istituto Scolastico Comprensivo Sardegna, ora Balilla Paganelli, fu chiusa. Il 26 novembre 2011 la Scuola Media Statale Padre Reginaldo Giuliani, oggi Scuola Secondaria di Primo Grado, fu intitolata a Giovanni Morandi. Morandi collaborò con la Resistenza e nel dopoguerra divenne docente e in seguito preside della scuola a lui intitolata; nel 2000 fu insignito dell’onorificenza cittadina Spiga d’Oro.

*Rino Parenti fu un dirigente sportivo durante il fascismo e presidente del C.O.N.I. (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) per pochi mesi fra il 1939 ed il 1940. Il 26 giugno del 1933 venne nominato federale di Milano; restò in carica fino al 1940. Nel 1943 aderì alla Repubblica Sociale Italiana e nell’ottobre dello stesso anno diventò prefetto della città di Sondrio, incarico che mantenne ininterrottamente fino alla fine della guerra.


**La colonia elioterapica ebbe la sua prima sede nel 1932 presso il Campo Littorio nell’omonima via (oggi via XXV Aprile). Nel 1937 fu trasferita presso il parco della villa Martinelli da cui prese la denominazione di Colonia Martinelli.
Come direttrice fu nominata la maestra Caterina Vaghi, segretaria del locale partito fascista femminile.

Uno degli obiettivi dell’O.N.B. (Opera Nazionale Balilla) era dare alle nuove generazioni preparazione sportiva, premilitare e spirituale. Venivano aperte colonie climatiche ed elioterapiche: marine, montane, lacustri, collinari, campestri, fluviali, agricole (l’elioterapia è l’esposizione al sole come cura).
Con quest’iniziativa si assicurava un’assistenza igienico-sanitaria anche ai bambini dei ceti popolari, ma principalmente si poteva esercitare sin dalla prima infanzia un ampio controllo educativo e una mirata propaganda. Per l’ideologia fascista bambini forti avrebbero costituito un esercito forte.
Le colonie potevano essere permanenti (durata dai 3 ai 6 mesi) con funzione curativa per i bambini già malati, o temporanee (durata dai 30 ai 40 giorni) con funzione preventiva. Infine c’erano le colonie diurne per soggetti con problemi di denutrizione, dove i bambini restavano solo durante il giorno.

Le colonie che prevedevano anche il soggiorno dei bambini erano formate da edifici chiusi e spazi all’aria aperta.
L’edificio centrale aveva: la direzione, il gabinetto di consultazione, le sale d’attesa, gli spogliatoi, la cucina, il refettorio, l’infermeria e un piccolo ospedale. I dormitori erano divisi in camerate di trenta bambini ciascuna con numerosi servizi igienici.
Gli impianti all’aria aperta erano costituiti da: campi elioterapici, prati alberati e solarium, ai quali si univano l’ombrario, il capannone per la siesta, i padiglioni circolari con le docce, i gabinetti e le fontane d’acqua potabile.

I bambini erano controllati e assistiti da educatrici. Era molto curata l’igiene e a tal fine veniva data ai bambini una divisa da indossare per tutto il tempo della loro permanenza. La loro vita era molto rigida ed erano sempre sorvegliati.
Nelle colonie fasciste non vi era discriminazione sociale, però venivano meno l’individualità e la personalità del bambino a causa del forte indottrinamento fascista.
I bambini erano suddivisi in gruppi, in base a sesso, età, sviluppo fisico e luogo di provenienza.
Una giornata tipo, per esempio nelle colonie marine, era così organizzata: saluto alla bandiera posta in spiaggia e raggiunta marciando, mezz’ora di esercizi e a seguire la colazione in refettorio. Di nuovo in spiaggia per le cure, composte da un bagno d’aria, un bagno di sole e un bagno in acqua. Era prevista poi un’ora libera durante la quale, in realtà, veniva impartita ai bambini una dottrina politica. Intorno alle ore 13 si pranzava abbondantemente con lo scopo di far aumentare il peso e la massa muscolare; la dieta era di circa 2000 Kcal per i bambini dai 5 ai 9 anni e di 2400 Kcal per i bambini dai 9 ai 12. Faceva seguito un breve riposo, l’indottrinamento, la marcia in spiaggia, la ginnastica (solitamente esercizi paramilitari) e alcuni giochi di squadra. La giornata si concludeva con la cena e, alle 21, tutti a letto.

***Il Consorzio Latterie Riunite fu istituito il 15 febbraio 1932 in zona Varee (al confine tra Cinisello e Balsamo, alla confluenza dell’attuale via Carducci con viale Rinascita). A presiederlo venne nominato il gerarca Vincenzo Raimondi. L’inaugurazione si tenne il 24 aprile dello stesso anno, festa di san Giorgio, patrono dei lattai. Avrà però una breve durata, infatti già nel 1933 cesserà l’attività.

Vai alla scheda: "Via Beato Carino" - Com’era com’è.

Vai alla scheda: "Il fascismo e la fabbrica del consenso".

Delibera di intitolazione della scuola


GALLERIA FOTOGRAFICA

Vecchia fotografia di via Beato Carino, sulla destra sono visibili la Scuola Elementare Filippo Corridoni, la Scuola di Avviamento Professionale Reginaldo Giuliani e, in fondo, la sede della G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio)

Scuola di Avviamento Professionale Padre Reginaldo Giuliani, una Mostra dell’Industria e dell’Artigianato durante il periodo fascista

Il federale Rino Parenti in visita a Cinisello Balsamo

Cinisello Balsamo, il federale Rino Parenti visita il Consultorio pediatrico e ostetrico

Rino Parenti

1932, la colonia elioterapica in visita al Consorzio Latterie Riunite***. Sulla fotografia è annotato: "le Piccole Italiane raccolte attorno all’infaticabile Segretaria del Fascio Femminile e al Presidente del Consorzio" e ancora: "l’entusiastico saluto di alalà al Duce dei Balilla".

Bambini in colonia

Bambini in colonia

Via Beato Carino, l’edificio in primo piano è la sede della Casa della G.I.L., si vede la scritta Credere obbedire combattere

Delibera della Giunta comunale

Facciata della Scuola di Avviamento Professionale Padre Reginaldo Giuliani dopo la caduta del fascismo, si nota che il nome di padre Reginaldo Giuliani è stato cancellato