MERATI ETTORE

Nacque il 23 febbraio 1912 a Cinisello. Abitava a Sesto San Giovanni (Milano) e svolgeva la professione di infermiere alla V Sezione della Breda.

Il 4 marzo 1944 fu arrestato in fabbrica mentre era in corso lo sciopero iniziato l’1 marzo 1944 e che per otto giorni aveva bloccato le più grandi fabbriche del Nord. Dopo essere stato torturato, fu incarcerato a San Vittore a Milano.

Il 27 aprile venne condotto al campo di Fossoli (vicino a Carpi - Modena) e il 22 luglio al Lager di Bolzano.
Fu deportato il 4 agosto e giunse il 7 agosto al Lager di Mauthausen (Austria), dove gli fu assegnata la matricola 82435.
Il 13 agosto venne trasferito nel Lager di Gusen (Austria) dove morì la mattina del 22 aprile 1945 alle ore 5.15; dai documenti risulta per: "insufficienza cardiaca e colite".

Anche il padre Giuseppe fu arrestato e deportato, morì il 16 dicembre 1944 al Castello di Hartheim (sottocampo di Mauthausen).

Il suo nome compare:
- su uno dei masselli del monumento Al deportato sito all’interno del Parco Nord Milano a Sesto San Giovanni;
- sulla targa A ricordo dei caduti nel campo di sterminio nazista di Gusen;
- sulla lapide sita a Sesto San Giovanni in via Cattaneo angolo via Marconi;
- sul monumento sito a Sesto San Giovanni in piazza Hiroshima Nagasaki;
- sulla lapide sita a Sesto San Giovanni in via Clerici.

Documento delle SS del 17 giugno 1944 che comunica l’arresto
Dichiarazione della 108^ Brigata Garibaldi
Libretto del Distretto militare
Certificato di morte emesso a Bad Arolsen
Documento del Comitato Internazionale della Croce Rossa, Servizio Internazionale di Ricerche
Testimonianza di Felicita Merati, sorella di Ettore Merati


GALLERIA FOTOGRAFICA

Ettore Merati

Parco Nord, Monumento Al deportato, massello dove è inciso il nome di Ettore Merati