L’IMPIANTO DELL’ACQUEDOTTO

di Giancarlo Peterlongo di Amiacque

Il primo dei quattro pozzi dell’impianto di via XXV Aprile venne costruito insieme al serbatoio pensile (ora abbattuto) nel 1930, per alimentare il primo acquedotto di Cinisello Balsamo. Gli altri furono costruiti nel 1951, 1956 e l’ultimo (nel cortile delle scuole) nel 1962.

In origine l’acqua veniva sollevata dai pozzi fino alla vasca pensile del serbatoio e da qui per caduta si alimentava la rete dell’acquedotto.

Alla fine degli anni Ottanta furono installati, a fianco del serbatoio pensile, dei filtri a carbone attivo per abbattere i contaminanti presenti in falda costituiti da solventi clorurati (ora i tre filtri a carbone attivo sono contenuti all’interno della base dell’ex serbatoio). Il primo pozzo venne abbandonato una decina di anni fa.

Oggi l’impianto è costituito da tre pozzi, l’acqua sollevata viene filtrata su carbone attivo e immessa nella rete dell’acquedotto.

L’acquedotto di Cinisello Balsamo, oltre all’impianto di via XXV Aprile, oggi è alimentato dagli impianti situati nelle vie Alberti, Ariosto, Canzio, Matteotti, Galilei, Giolitti, Lincoln, Paisiello e Settembrini; è inoltre interconnesso con l’acquedotto di Sesto San Giovanni e Cusano Milanino.

Gran parte dell’acqua sollevata dai pozzi (con esclusione di quella dei pozzi profondi più recenti) è trattata con carbone attivo per renderla potabile; tutta l’acqua erogata è controllata con frequenza mensile dal laboratorio interno di Amiacque.

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GALLERIA FOTOGRAFICA

Anni settanta, la nuova sede comunale sorta a lato dell’acquedotto

Prima dei lavori di demolizione

L’acquedotto

Prima dei lavori di demolizione

L’iscrizione

L’acquedotto in una fotografia recente