RODOLFO DA CINISELLO

L’Amministrazione comunale ha intitolato una via cittadina a Rodolfo da Cinisello, vissuto nel 1300, ingegnere, chiamato dalla Veneranda Fabbrica del Duomo a collaborare ai lavori di progettazione e costruzione del Duomo di Milano

di Ezio Meroni
da: Storia di una comunità - Sant’Ambrogio ad nemus in Cinisello

[...] In una piccola lapide ancor oggi esistente nel Duomo di Milano si legge: "El principio del Duomo di Milano fu nell’anno 1386".

Il Giulini, fondandosi su testimonianze di cronisti a noi sconosciuti, determina con maggiore precisione le fasi salienti dell’inizio dei lavori: il 23 maggio 1385 sarebbero stati avviati i lavori per predisporre il terrapieno; il 15 marzo 1386 l’arcivescovo Antonio da Saluzzo vi avrebbe posto la prima pietra, mentre l’inizio vero e proprio dei lavori sarebbe avvenuto il 7 gennaio 1387. Solo qualche mese più tardi "la costruzione cominciò ad apparire fuori dalle fondamenta."

Il Duomo, sorto sull’area precedentemente occupata dalle due antiche basiliche milanesi dedicate una a Santa Tecla e l’altra a Santa Maria Maggiore, rappresenta, assieme agli scritti di Sant’Ambrogio, la più significativa testimonianza della profonda venerazione del popolo milanese per la Vergine Maria. La sua edificazione coinvolge infatti per secoli tutte le classi sociali della città e dell’intero suo territorio: si moltiplicano i lasciti, le offerte, le donazioni, ma anche le prestazioni gratuite nei cantieri per i lavori di escavazione, di trasporto del materiale e di muratura, per questo è stato a buon diritto affermato "che il duomo fu voluto, costruito dall’intera città, autorità e popolo".

Dopo la prima fase, in cui le autorità preposte avevano progettato una struttura che richiamava il gotico lombardo, per diretto interessamento del duca Gian Galeazzo inizia un secondo periodo in cui lo stile e la tecnica di costruzione subiscono profonde variazioni: viene infatti adottato il gotico centroeuropeo, con la conseguente soppressione del cotto come materiale di costruzione, sostituito dal marmo.
Il duca a questo proposito concede alla Fabbrica del Duomo l’uso delle cave di Candoglia in Val d’Ossola, i cui marmi - attraverso un lungo viaggio dal Lago Maggiore al Ticino - giungevano al Naviglio e da qui arrivavano a piazza Santo Stefano nelle immediate vicinanze del Duomo, come testimonia ancora oggi l’attuale via Laghetto.

A dirigere i lavori sono chiamati i più famosi architetti dell’epoca, tra i quali non sempre regna la concordia e l’unità di intenti.

Il 20 marzo 1388, dagli Annali della Fabbrica del Duomo apprendiamo che "un maestro Rodolfo da Cinisello" è tra coloro che sono invitati a chiarire se "il lavoro della fabbrica della Chiesa Maggiore di Milano sia errato [...] e specificare alla presenza di tutti i congregati quali rimedi e correzioni gli sembra doversi introdurre".

Lo stesso Rodulfus de Cinixello il 4 gennaio 1395 è tra gli inzegneri ai quali è affidato il compito di collaborare con Ulrico di Fussingen, nuovo resposabile della direzione dei lavori: egli è ancora presente nella stesura di una lettera inviata a "Tommaso de Sovico e agli altri milanesi dimoranti a Bruges" e inerente all’eredità di un certo Marco Carelli.

Verosimilmente potrebbe aver avuto qualche parte nella costruzione del Duomo anche quel Finollo de Balsemo annoverato tra i mercatores a calcina e il cui compito sarebbe stato quello della fornitura dei materiali di costruzione.

La Fabbrica del Duomo, quale ente preposto all’edificazione della nuova cattedrale milanese, è chiamata anche ad amministrare i beni che, di volta in volta, i privati destinano per la conclusione dei lavori; così veniamo a sapere che un Ambrogio de Cinisello pagava un canone di lire 35 e soldi 5 per una casa di proprietà della Fabbrica, nel 1395, mentre appaiono sufficientemente ricche altre donazioni riguardanti beni immobili situati nei due villaggi di Balsamo e di Cinisello.

Il 28 giugno 1437 è stabilito un "fitto livellario di lire 48 imp.li che si paga da Antonio Cusani sopra beni siti in territorio di Cinisello" che sarà poi retrovenduto nel 1442; in un atto di vendita riguardante sempre alcuni lasciti in favore della Fabbrica del Duomo, apprendiamo che un certo Bernardino Bellone cede a Gio. Domenico Crivelli Castellanza numerosi appezzamenti di terremo, tra cui "pert. 30 vigna situate nel territorio di Cinisello", mentre in un secondo si accenna a una vendita effettuata dalla stessa Fabbrica ai fratelli "Antonio e Bartolomeo [...] Cagapisti [...] d’alcuni beni situati nel territorio di Balsamo [...] sopra quali si pagava dalli detti fratelli l’annuo fitto livellario di lire 4 imperiali".

Indubbiamente queste sono sole delle spigolature proposte nell’intento di delineare, almeno nelle sue componenti più immediate, il contributo offerto alla edificazione del Duomo dai nostri antenati o da coloro che, giungendo dai due villaggi di Balsamo e di Cinisello, si stabilirono nel corso del XII e del XIII secolo a Milano; molto infatti resta ancora da indagare, soprattutto riguardo a quegli umili contadini che, abbandonando il lavoro dei campi, pensarono di guadagnarsi da vivere a Milano come muratori, carpentieri e soprattutto scalpellini. [...]

Vai alla scheda: "La storia nelle strade".



GALLERIA FOTOGRAFICA

Al posto della piazza del Duomo c’erano le abitazioni del quartiere Rebecchino, raso al suolo nel 1875

Lo stemma della Veneranda Fabbrica del Duomo con l’effige della Madonna che sotto il mantello svela il Duomo

Candoglia, Scuola di Avviamento professionale della Veneranda Fabbrica del Duomo per marmisti e ornatisti

La Conca di Viarenna, o di Nostra Signora del Duomo, fatta costruire dalla Veneranda Fabbrica del Duomo tra il 1551 e il 1558 per far arrivare i blocchi di marmo di Candoglia. Si tratta di una delle cinque chiuse che servivano a superare il dislivello esistente fra la Darsena e il Naviglio Martesana, lungo quella che era chiamata la Fossa Interna

La Conca di Viarenna oggi è recintata, si trova nella via che dalla Conca ha preso il nome, via Conca del Naviglio

Il Duomo di Milano

Cinisello Balsamo, la targa di via Rodolfo da Cinisello

Cinisello Balsamo, via Rodolfo da Cinisello