SCUOLA ELEMENTARE "LUIGI CADORNA"

Negli ultimi decenni del XIX secolo, con l’istituzione della terza classe elementare e di un corso serale per ragazzi e di uno festivo per signorine, una parte di villa Arconati Visconti Arese divenne sede della scuola pubblica sino al suo trasferimento nell’ala sud di villa Silva Ghirlanda Cipelletti, dove resterà fino al 1910, data di costruzione del primo edificio scolastico a Cinisello.

Per edificare la scuola il Comune di Cinisello non potè contare, al contrario di quello di Balsamo, sull’aiuto di alcun benefattore e fu costretto a chiedere sussidi alla Cassa dei Depositi e Prestiti:
"Cinisello, 20 giugno 1908.
Veduto il decreto del Ministero del Tesoro dell’11 dicembre 1907, veduta la legge n. 751 del 5 settembre 1907, veduta la deliberazione del Consiglio Comunale approvata il 13 ottobre 1907 dalla Giunta Provinciale Amministrativa, il Comune di Cinisello domanda ed ottiene i due prestiti di lire 49.000 l’uno sulla Cassa dei Depositi e Prestiti con l’interesse del 4% da restituire in 35 anni".

Passati due anni, il sindaco di Cinisello sollecitò la Sottoprefettura di Monza a effettuare una visita di collaudo:
"Cinisello, 7 aprile 1910.
Alla Sottoprefettura di Monza.
Essendo ormai ultimati i lavori del fabbricato scolastico ed essendo inoltre questo ufficio in possesso della liquidazione presentata dall’Ingegnere incaricato, il sottoscritto interessa codesta Sottoprefettura a voler disporre per la visita di collaudo onde poter chiedere al Ministero il residuo importo del prestito accordato.
Si unisce vaglia di lire 20.
Firmato: per il sindaco G. Corno".

Si dovette aspettare il 1° Giugno 1910 perché il mutuo di lire 98.000 fosse approvato. Intanto era arrivato il certificato di collaudo:
"Cinisello, 4 giugno 1910.
Trasmetto il certificato di collaudo a codesto Edificio Scolastico rilasciato dall’ufficio del Genio civile.
Firmato: Prefettura di Milano".

Però le difficoltà non si erano ancora concluse:
"Cinisello, 4 luglio 1910.
Biglietto per Ingegner Cesare Nava dal Ministero P. I.
Interessamento per sollecitare il pagamento di metà mutuo (lire 49.000)"
e ancora:
"Cinisello. Richiesta del comune per avere lire 44.020 a completamento del mutuo in data 1 giugno 1910".

La scuola aveva sedici aule ampie e luminose. La sua struttura a U, ricalcava architettonicamente lo stile in uso in quel periodo per la costruzione di molte delle scuole di Milano e di alcuni comuni limitrofi.

Il 6 novembre 1927, in occasione della celebrazione della Festa della Vittoria, furono intitolate le aule ai caduti della prima guerra mondiale. Sopra ogni porta fu posta una targa con il nome di un caduto.

Quando la scuola fu dismessa tredici di queste targhe furono raccolte in un quadro realizzato dallo scultore Silvano Vismara.

Dopo la fine del primo conflitto mondiale la scuola fu intitolata al generale Luigi Cadorna che era stato insignito nel 1924 dell’onorificenza di maresciallo d’Italia (titolo onorifico istituito da Benito Mussolini nel 1924, proprio per onorare Luigi Cadorna e Armando Diaz; il titolo fu abolito nel 1946).

Nel 1932, in piena epoca fascista, a seguito di ordinanze del Ministero della Pubblica Istruzione, per ricordare i caduti della Grande Guerra tutte le aule delle Scuole Elementari di Cinisello Balsamo furono dotate di un bassorilievo a ricordo del Milite Ignoto.

L’edificio fu adibito anche ad usi diversi da quelli propriamente educativi. Infatti, siccome allo scoppio della seconda guerra mondiale la città disponeva solo di sei rifugi antiaerei privati, situati in stabili della Cooperativa Aurora, del Circolo Ordine e Concordia e del signor Oldrini a Balsamo, dei signori Palladini, Cavallazzi e Sambruna a Cinisello.
Data la scarsità di rifugi antiaerei in città, diversi mesi dopo si decise di ricavarne altri tre in edifici pubblici, utilizzando i locali sotterranei delle Scuole Elementari Luigi Cadorna e Filippo Corridoni e della Scuola di Avviamento Professionale Padre Reginaldo Giuliani. Tutti i rifugi, però, risultarono inadeguati, poco sicuri e di capienza limitata.

Nei giorni della Liberazione l’edificio fu sede del comando del Distaccamento della 119^ Brigata Garibaldi S.A.P. Quintino di Vona, mentre il C.L.N. (Comitato di Liberazione Nazionale) si insediava nell’attigua sede del Comune.

Il 29 aprile 1945, giornata di entusiastiche manifestazioni popolari, si concluse funestamente. Alle 20.20 alcune detonazioni risuonarono nei corridoi della Suola Luigi Cadorna che fu quindi teatro di un tragico avvenimento: il vice-comandante della Brigata, Giuseppe Carcassola, detto Mino o Minotto, fu ucciso con tre colpi d’arma da fuoco. Dopo una prima versione, che parlava di suicidio, fu accertato l’omicidio, ma non si seppe mai ufficialmente il nome dell’assassino.

Alla metà degli anni Ottanta la scuola fu dismessa. In seguito l’edificio fu adibito ad usi diversi da quelli propriamente educativi; per un certo periodo ospitò attività ricreative e uffici comunali.

Alla metà degli anni Novanta fu definitivamente abbandonata e rimase chiusa per molti anni.

Centro Culturale Sandro Pertini

La ex Scuola Elementare Luigi Cadorna ora è sede del nuovo Centro Culturale - dedicato a Sandro Pertini - che opera secondo quattro linee di intervento: socialità culturale, informazione, educazione permanente, produzione culturale.

Socialità culturale
Il Centro è la nuova piazza di Cinisello Balsamo.
Il Centro è un luogo aperto all’innovazione e al cambiamento, uno spazio che fornisce ai cittadini occasioni di incontro e scambio, stimolando continuamente interesse e curiosità tramite l’aggiornamento continuo della propria offerta culturale.

Informazione
Il Centro è la porta d’ingresso nel mondo più vasto della conoscenza e
dell’informazione, utilizzando anche la rete e le nuove tecnologie.

Educazione permanente
Il Centro sviluppa conoscenza e facilitazione d’accesso a tutte le occasioni formative del territorio e organizza direttamente corsi di formazione su aree e argomenti su cui l’offerta risulta insufficiente, o troppo costosa.

Produzione culturale
Le attività del Centro propongono non solo formazione ed educazione permanente ma anche produzione culturale.

Il progetto architettonico
La progettazione preliminare dell’edificio è stata effettuata dalla Studio ATP Framing di Roma a seguito di concorso internazionale di progettazione.
Il progetto architettonico, vincolato al mantenimento della facciata principale della ex Scuola Cadorna, ne ripristina il volume originario attraverso una successione di portali strutturali e di superfici esterne interamente vetrate.
Si configura come un nuovo volume che avvolge con trasparenza e leggerezza la facciata esistente dell’ex scuola, articolandosi su un totale di tre livelli fuori terra e due interrati, per complessivi 5.400 mq.

L’edificio ospita la nuova Biblioteca, il Centro Multimediale, spazi per attività culturali, un auditorium, la caffetteria.

Vai alla scheda: "... e piazza Natale Confalonieri, via Giovanni Frova e via della Libertà nei ricordi di Luigi Donzelli."

Vai alla scheda: "Le vittime civili della seconda guerra mondiale."



GALLERIA FOTOGRAFICA

La Scuola Elementare appena costruita

Il Municipio e la Scuola Elementare, 1 luglio 1923, inaugurazione del Viale della Rimembranza

Il Viale della Rimembranza, la Scuola Elementare e il Palazzo comunale

Via Frova e in fondo a sinistra piazza Confalonieri, la Scuola Elementare e il Palazzo comunale

A sinistra la Scuola Elementare e in fondo il Palazzo comunale

La Scuola Elementare Luigi Cadorna nel secondo dopoguerra

Genitori e alunni fuori dalla Scuola Elementare

L’arredamento di un’aula scolastica

L’arredamento di un’aula scolastica

La Scuola Elementare dopo la dismissione

Piazza Confalonieri, a destra la Scuola Elementare

Piazza Confalonieri, a destra la Scuola Elementare

Alunni della Scuola Elementare

Alunni della Scuola Elementare

1927, alunni della classe quinta elementare

Anno scolastico 1930-31, alunni della Scuola, tra gli altri in piedi da sinistra: 3° Luigi Donzelli e 5° Alberto Scurati

1954, alunne della classe quinta con la maestra Itala Consonni, seconda fila dall’alto, terza da destra Gabriella Milanese, settima Albarosa Arienti, terza fila dall’alto, quarta da destra Gabriella Broggiato

Il partigiano Giuseppe Carcassola

2003, la Scuola Luigi Cadorna prima dei lavori di ristrutturazione

Centro Culturale Sandro Pertini