BAILO BRUNO

Nacque a Montagnana (Padova) il 2 novembre 1921. Celibe, svolgeva la professione di impiegato prima della chiamata alle armi.

Arruolato nell’Esercito, fu inquadrato come caporal maggiore nel 54° Reggimento Fanteria Divisione Sforzesca*. Combattè sul fronte russo.

Dai documenti è difficile risalire all’esatta causa della morte di questo caduto. Da una prima fonte consultata risulta essere stato ricoverato in un ospedale e deceduto perchè affetto da malattia. Su altre carte è segnalato inizialmente come disperso; successivamente ne viene invece registrata la morte con la data del 25 gennaio 1943 e con l’indicazione "deceduto in combattimento nel medio Don". Sulla banca dati del Ministero della Difesa risulta invece deceduto il 23 febbraio 1943 presso l’ospedale n. 3082 di Solotovka, che risulta anche il luogo della sepoltura.

E’ ricordato sulla tomba di famiglia nel cimitero di Cinisello.

Il suo nome compare sulla lapide Ai caduti della seconda guerra mondiale sita nell’atrio del Palazzo comunale in piazza Confalonieri 5.


PER APPROFONDIRE

Nel 1940 i soldati della *Divisione Sforzesca erano ospitati nelle tre grandi caserme di Novara: la Perrone, la Passalacqua e la Cavalli. A giugno di quell’anno uscirono dalle caserme e attraversarono tutto il centro cittadino sino alla stazione, marciando in corteo fra due ali di folla esultante. Stipati su convogli ferroviari, partirono per il fronte francese tra uno sventolio di bandiere e canti.
L’anno successivo sfilarono ancora in corteo attraverso la città, partendo per il fronte greco-albanese e il 22 giugno 1942 salirono sulle tradotte per il fronte russo, ma ormai senza alcun entusiasmo. Più nessuno cantava in coro Vincere! o Giovinezza, i volti erano preoccupati e i parenti e le fidanzate piangevano. La Russia era lontana e fredda; i soldati indossavano scarpe di cartone appena rinforzato ed erano ormai pochi a credere alla propaganda bellicista del regime.

La Divisione Sforzesca, che prendeva il nome da una località nei pressi di Vigevano, traeva origine dalla Brigata Umbria che era stata costituita nel 1861 e sciolta nel 1871.
Inizialmente denominata II Brigata di Fanteria, nel 1934 prese il nome di Divisione di Fanteria della Sforzesca, nominativo che si estendeva anche alla Brigata che diventò Brigata di Fanteria della Sforzesca. Il 25 aprile 1939 la Divisione era formata dal 53° e 54° Reggimento Fanteria e dal 17° Reggimento Artiglieria.

1940 - fronte alpino-occidentale - Francia
La Divisione superò il confine con intendimenti offensivi; le avanguardie, forzate le difese sul colle del Monginevro, sboccarono nella Conca di Briançon, ma l’azione fu necessariamente sospesa per la violenta reazione degli avversari. Il 24 giugno venne sostituita in linea dalla “Legnano” e passò alle dipendenze dirette della 4^ Armata, quale riserva nella zona di Ulzio (To).

1941 - fronte greco-albanese
Nella Sforzesca fu inquadrata anche la 30^ Legione CC.NN. (Camicie Nere). Sul nuovo fronte le unità della Divisione si contrapposero ad un avversario che tentava di superare le ultime barriere difensive naturali sulla strada per Valona. Aspri combattimenti, che spesso sfociarono in assalti all’arma bianca, si succedettero ininterrotti su posizioni che furono prese e perdute più volte. Nei primi giorni di marzo la Divisione passò all’offensiva e occupò le posizioni di Chiaf. Il 15 aprile una colonna entrò in territorio greco puntando sul nodo stradale di Klisura, che venne raggiunto due giorni dopo. Ultimate le operazioni la Sforzesca rimase in territorio di occupazione in Grecia fino alla metà di luglio, quando ricevette ordine di rientrare in Italia.

1942 - fronte russo
La Divisione fu inviata nel settore del XXXV Corpo d’Armata in sostituzione della Divisione “Torino” e partecipò all’azione offensiva contro le posizioni di Iwanowka. Verso nord completò l’occupazione della zona mineraria Krasnji Lutsch. Ai primi di agosto, sul fiume Don, a nord di Serafimovich, dopo una lunga marcia assunse il controllo del settore compreso fra Jejskij e il fiume Chopër. Dal 20 agosto all’1 settembre, col concorso di reparti della 3^ Divisione Celere, contrastò gli attacchi dei sovietici che però riuscirono ad aprirsi una breccia e a creare un’ampia testa di ponte. Dal 22 al 28 novembre la Divisione partecipò alla battaglia del Volga diretta da forze russe contro la 3^Armata romena. In dicembre fu costretta a schierarsi su una linea più arretrata assieme a parti della Divisione “Pasubio” e ai resti della 3^ Divisione Celere. Dal 22 dicembre iniziò a ritirarsi verso Dnjepropetrovsk e il 25 raggiunse Krasnogorovka, dove combatté fino al 28 dello stesso mese contro le forze russe che difendevano la città. Il 30 dicembre sostenne un ulteriore combattimento prima di giungere a Bolshoi Ternow.

1943 - fronte russo
Il ripiegamento continuò su colonne che si muovevano su uno o più itinerari in relazione alla presenza di unità corazzate nemiche. Il 3 gennaio i resti della Divisione giunsero a Forschstadt sul Donez, da dove il 5 gennaio raggiunsero per ferrovia Rykovo per arrivare al campo base di Gomel. A Skassyrskaja, dopo quindici giorni di estenuanti marce e di continui scontri, i resti della Divisione riuscirono a rompere l’accerchiamento e a proseguire più speditamente verso le retrovie.

Scioglimento
La Divisione Sforzesca venne rimpatriata nel mese di marzo del 1943 e sciolta nel mese di aprile. Si ricostituì l’1 giugno e fu dislocata in Venezia Giulia nella zona tra Divaccia, Sesana, Villa del Nevoso (Ilirska Bistrica), lungo la linea di confine italo-jugoslavo (oggi Slovenia).
Impiegata in operazioni di rastrellamento e antipartigiane, si sciolse definitivamente il 9 settembre in seguito all’Armistizio.

Vai alla scheda: "Enrico Bassi".

Vai alla scheda: "Mario Buga".

Vai alla scheda: "Giovanni Cecchi".

Vai alla scheda: "Francesco Colombo".

Vai alla scheda: "Beniamino Galbiati".

Vai alla scheda: "Francesco Giussani".

Vai alla scheda: "Giancarlo Meani".

Vai alla scheda: "Carlo Pirovano".

Vai alla scheda: "Ambrogio Rossetti".



GALLERIA FOTOGRAFICA

Bruno Bailo

Cimitero di Cinisello

Partenza della Divisione Sforzesca