PESSINA EDOARDO

Nacque a Cinisello il 12 marzo 1890 da Cesare Pessina e Angela Riboldi. Era un ragazzo di media statura con i capelli castani lisci. Non sapeva leggere e scrivere e svolgeva la professione di contadino prima della chiamata alle armi.

Arruolato nell’Esercito con la matricola 17735, finì la leva obbligatoria nell’aprile del 1910. Nell’ottobre dello stesso anno ottenne una licenza straordinaria. Il 16 agosto 1911 fu richiamato alle armi, ma si presentò solo dieci giorni dopo. Venne pertanto denunciato "per non aver risposto alla chiamata alle armi per istruzione"; in seguito fu però dichiarato il non luogo a procedere per l’inesistenza del reato. Alla fine del 1911 venne messo in congedo illimitato con la dichiarazione di aver tenuto buona condotta e servito con fedeltà e onore. Dall’ottobre del 1912 le chiamate alle armi si alternarono ai congedi illimitati fino al 29 maggio del 1915, quando venne assegnato all’8° Reggimento Fanteria, Brigata Cuneo (poi 232° Reggimento Fanteria).

Il 19 agosto del 1917 morì in zona di guerra a Dolgavria (località indicata da A. Scurati ne’ L’enciclopedia di Cinisello Balsamo) per le ferite riportate durante l’undicesima battaglia dell’Isonzo.

Ricevette due encomi solenni. Il primo riporta il seguente elogio: "Sotto il fuoco nemico e malgrado le difficili condizioni atmosferiche, il fitto buio della notte, coadiuvava il proprio comandante di battaglia riuscendo a ritrovare e custodire varco aperto da precedenti azioni su reticolati più prossimi alle trincee nemiche. Podgora 21 luglio 1916". Il secondo recita: "Riporta per causa di servizio il giorno 19 luglio 1916 al Fortino Grafenbeg una ferita alla regione clavicolare posteriore da pallottola di fucile, come da verbale di Consiglio di Amministrazione, in data 10 agosto 1916".

Il suo nome compare:
- sulla lapide Ai caduti della prima guerra mondiale di Cinisello sita nell’atrio del Palazzo comunale in piazza Confalonieri 5;
- sulla lapide Ai caduti della prima guerra mondiale di Cinisello sita sul sagrato della chiesa di Sant’Ambrogio ad nemus in piazza Gramsci.

Foglio Matricolare 1
Foglio Matricolare 2
Foglio Matricolare 3